Informazioni su Sant'Angelo di Brolo (Messina)
Centro agricolo dei Nebrodi situato a circa 314 s.l.m. in una valle circondata da una catena montagnosa, sulla destra del torrente S.Angelo, Sant'Angelo di Brolo è una gemma dei Nebrodi, ricco di storia, arte e cultura. Il nome del paese si rifà alla Chiesa di S. Angelo e al termine “Brolum” dal significato di “campo coltivato” derivante dal latino medioevale. La fondazione dell'attuale centro urbano si colloca storicamente in epoca normanna, attorno al monastero basiliano di S. Michele Arcangelo, di epoca bizantina. La presenza a Sant'Angelo dei monaci della regola di San Basilio e di numerosi altri ordini monastici, richiamati dalla presenza dei basiliani, favorì un notevole svilippo dell'architettura religiosa. Tra le famiglie nobili che si distinsero e segnarono la storia del paese, gli Angotta e gli Amato, di origine spagnola, le cui insegne araldiche fregiano la Torre di Piano Croce, ricostruita dopo i terremoti del sec. XV sulla base di un'altra, preesistente alla dominazione araba, che si erge in Contrada Calabrò (da qal'at = rocca, castello), sulla vecchia strada provinciale che conduceva al paese.
Ricco di chiese e monumenti architettonici, fra cui la Chiesa Madre con uno stupendo portale intagliato, la Chiesa di Santa Maria, in cui nella prima cappella a destra, si notano due sarcofaghi marmorei uno degli Angotta-Amato e l'altro dei Natoli, la Chiesa di San Domenico, la Chiesa di Santa Chiara adibita a teatro, la Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo, l'Abbazia Basiliana di San Michele Arcangelo, voluta dal conte Ruggero d'Altavilla, il Castello e la torre siti in località Piano Croce. Di grande importanza architettonica è la settecentesca Chiesa del SS. Salvatore, sede del Museo diocesano di Arte Sacra, a tre navate con colonne corinzie, cui si accedeva da una sontuosa scalea con balaustra in pietra. All'interno una preziosa statua in marmo di S.Maria del Lume con bassorilievi, del sec.XV, attribuibile ad un seguace di Francesco Laurana ed iI "tesoro" dei monaci basiliani e delle altre parrocchie e chiese conventuali del paese. Da vedere il Carcere borbonico e l’Arco a Sesto Acuto (detto “u Cappelluni”).
Suggestivo il rito religioso del Battesimo di Gesù "U Battiu", con la benedizione dell'alloro, che si celebra ogni anno il 6 gennaio nella ricorrenza dell'Epifania.
Rinomato, in particolare è l'allevamento dei suini la cui macellazione e insaccamento delle carni avviene localmente mediante sistemi ancora artigianali attraverso cui si producono i famosi salumi di S.Angelo di Brolo conosciuti in gran parte d'Italia. Salame Sant’Angelo IGP. Prodotto solo a Sant’Angelo di Brolo in provincia di Messina, è un salame che deriva esclusivamente da carni suine, insaccato in budella naturali di suini. La carne fresca utilizzata proviene da razze selezionate tradizionali (Large White, Landrance e Duroc) o da animali derivanti da incroci tra queste razze e quelle autoctone. Il metodo di produzione, fatto di sapienti tradizioni, garantisce un prodotto di alta qualità dal sapore speziato e fragrante e dalla consistenza tenera e compatta
Museo di Arte Sacra
Le opere artistiche in esposizione nella Chiesa del SS. Salvatore vanno dal XV al XX secolo e comprendono paramenti ricamati in oro e seta, manufatti in argento, esemplari di opere in alabastro.
Per informazioni e prenotazioni:
Parrocchia Santa Maria - tel.0941.533023
Comune di Sant’Angelo di Brolo - Numero Verde 800135427
Ufficio Diocesano Beni Culturali - Tel/Fax. 0941.240866
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