Informazioni su Acireale (Catania)

Il nome Aci deriva dal greco Akis,che significa penetrante e che si riferisce alla freddezza del fiume omonimo. Alle origini, Acireale si estendeva dal porto di Capo Mulini all’attuale contrada Reitana, dove le concerie ed i mulini prosperavano grazie alle tante sorgive e dove, fin dall’epoca romana, le terme sfruttavano le proprietà benefiche delle acque sulfuree provenienti dall’Etna. Durante il Seicento veniva precisandosi l'assetto urbanistico della citta'ed era ribadita la centralità di piazza Duomo.

 

La Biblioteca e la Pinacoteca comunale prendono il loro nome dall'Accademia di scienze, lettere e belle arti degli Zelanti e dei Dafnici, antico sodalizio ancora oggi in attività. L'Accademia nasce dalla fusione dell'Accademia degli Zelanti fondata nel 1671 con il sodalizio dei padri dello studio (1834) e successivamente con l'Accademia Dafnica (1934). Per una convenzione stipulata tra il Comune di Acireale e l'Accademia, risalente al 1960, la Biblioteca Zelantea è sottoposta al controllo di una Commissione di sorveglianza composta da tre rappresentanti dell'Accademia e due del Comune.tra le biblioteche più antiche e ricche della Sicilia. Alla fine dell'800 nascono il Teatro Bellini, le Terme Santa Venera ed il primo Teatro dei Pupi, testimonianza  artistica della grande arte dell'opera dei pupi acese, inaugurata da grandi pupari, come Mariano Nasca Pennisi.

 

La Villa Belvedere, intitolata a Vittorio Emanuele III, è il più grande giardino pubblico della città che conserva inoltre magnifici tesori architettonici e monumentali, come la Cattedrale e la Basilica di S. Sebastiano, Museo d'Arte Sacra, denominata monumento nazionale e recentemente, dall’UNESCO proclamata monumento messaggero di una cultura di pace. MOSTRA PERMANENTE DELLE UNIFORMI STORICHE ospitata nella Sala Costarelli del palazzo Municipale risalente al XVIII secolo. Manifestazione che ogni anno richiama milioni di visitatori è il Carnevale di Acirele, una grande festa di piazza che, per undici giorni, coinvolge la città in un generale sforzo creativo ed organizzativo per la realizzazione di fantastici carri allegorico-grotteschi in cartapesta. Compresa tra Capomulini e Santa Maria degli Ammalati, troviamo la Riserva Naturale Orientata La Timpa, che si estende per una decina di km lungo il litorale di Acireale, nella zona sud si innalza con pareti che vanno dai 10 agli 80 metri di altezza.

 

Le Terme di Acireale. I nuovi stabilimenti termali di contrada S. Caterina sono situati all'interno di una vasta area di agrumeti sempreverdi, tra l'Etna e il mare Jonio e  sono aperte tutto l'anno. Ai piedi della "Timpa" su cui domina Acireale, troviamo i suggestivi borghi marinari di Santa Caterina, Pozzillo, Stazzo, Capomulini e Santa Maria La Scala. In quest'ultimo, l'abitato è delimitato a sud dal mulino, ancora funzionante, alimentato come in passato dall'acqua della sorgente di Miuccio; a nord dallo "Scalo Grande". Poco oltre si può osservare una meraviglia architettonica della natura costituita da prismi basaltici colonnari: la "Grotta delle Colombe", purtroppo rovinata dalle intemperie. Sul molo del piccolo borgo, gli esperti pescatori, svolgono il lavoro della riparazione delle reti. Ancora oggi può raggiungere Santa Maria La Scala attraverso una seicentesca stradetta tutta rampe e "chiazzette", piazzuole di sosta, sulla "Timpa".Ogni anno, l'ultima domenica di agosto nella piccola chiesetta del borgo situata nella piazza affacciata a terazza sul mare si svolge la la festa della Madonna.

 

Ad Acireale possiamo inoltre gustare i prodotti tipici della gastronomia, liquori e rosoli, conserve dolci e salate, paste di mandorla, frutta martorana e visitare le botteghe di produzione e decorazione di ceramiche artistiche in terracotta.

 

Prodotti  del territorio: Cavolo trunzu di Aci, Presìdio Slow Food. 

Cavolo rapa (Brassica oleracea var. gongylodes ) coltivato da sempre nel catanese, in particolare negli orti di Acireale e delle località vicine. E’ di piccole dimensioni ma è riconoscibile in particolare perché la parte edule, presenta striature violacee, comune a molte a molti ortaggi coltivati nei terreni lavici dell’Etna.

 

Feste patronali di San Sebastiano il 20 gennaio e Santa Venera il 26 luglio 

 

Sito Comune di Acireale