Informazioni su Porto Empedocle (Agrigento)
Porto Empedocle, è una tipica città marinara, impreziosita dai vari luoghi storici e culturali che si intrecciano con le bellezze morfologiche locali, come ad esempio le sue spiagge , che danno vita ad uno dei litorali più belli del mediterraneo. L'economia empedoclina è basata maggiormente sul settore ittico e turistico. Nata come zona portuale dell'antica Girgenti, oggi Agrigento, con il nome di Marina di Girgenti, dal XV secolo era il luogo di commercio dei cereali di tutta la zona. Nel 1749 fu iniziata la costruzione del primo molo, nel 1853 il borgo ottenne l'autonomia divenendo capoluogo di decurionato come Molo di Girgenti.
Successivamente, nel 1863, il paese cambiò nome in Porto Empedocle per ricordare il celebre filosofo agrigentino Empedocle. Porto Empedocle è anche terra natale di illustri scrittori come Luigi Pirandello e il più attuale Andrea Camilleri. Nel 2003 il comune ha deciso di adottare Vigata come secondo nome della località, in omaggio al paese immaginario del personaggio letterario Salvo Montalbano, ideato dallo scrittore locale Andrea Camilleri.
Da vedere la Torre Carlo V°, torre dalle dimensioni imponenti fatta costruire nel XVI secolo dall'imperatore Carlo V (1500-1558) su progetto di Camillo Camillani, architetto e scultore fiorentino:; la Villa Romana, risalente al I secolo d.C.; la Chiesa Madre Maria SS. del Buon Consiglio.
Le Spiagge. Il litorale empedoclino è uno dei fiori all'occhiello della città, esso è lungo circa 3 Km continui,di spiaggia dalla sabbia finissima color oro e da un mare cristallino, che insieme agli altri particolari paesaggistici, formano un'atmosfera magica, che richiama fortemente la Marinella Camilleriana.
Scala dei Turchi - lungo la costa di Realmonte. Uno sperone di marna bianca prominente sul mare, le cui falde degradanti a strato le conferiscono un aspetto molto suggestivo dai forti contrasti cromatici se si pensa all'azzurro del mare e del cielo contrapposto al bianco accecante della roccia. La forma che questo monumento della natura assume è quella per l'appunto di una scalinata, dove secondo la leggenda, durante le invasioni moresche che imperversarono nel '500, i turchi (erroneamente chiamati) approdarono nel territorio dell'odierna Realmonte inerpicandosi sulle stratificazioni di questa falesia.
Fersta del patrono San Gerlando 25 febbraio
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