Informazioni su Campofiorito (Palermo)
Le origini storiche di Campofiorito trovano ampie e significativie dimostrazioni nei numerosi reperti archeologici che sono stati rinvenuti nelle zone di Monte Castellaccio e di Conteranieri. Nel periodo romano la città che sino ad allora si chiamava Thuryrium cambiò nome in Villanovam, forse perchè popolata da servi della gleba. Con l'avvento della dominazione bizantina, l'importanza che aveva ricoperto la città in epoca romana, venne a cessare, tanto che quando venne occupata dagli Arabi era ridotta a poco più che un paesetto con il nome di Ballanubah.
Nel 1176 Ballanubah, da ora Bellanova, col castello Calat-et-Tariq (Tori) veniva assegnato alla chiesa di Agrigento, mentre nove anni dopo Guglielmo il Buon l'assegnava all'Arcivescovo di Monreale. Morto Guglielmo il Buono, i Siciliani di religione cattolica cominciarono a perseguitare i Musulmani e, questi si internarono verso il centro della Siciliana Occidentale.
Nel 1208, quando Federico II divenne maggiorenne, i Musulmani invasero il corleonese e la zona di Bellanova. Nel 1243 i Saraceni, irritati dai sopprusi subiti, risalirono i monti e si fortificarono a Jato e ad Entella e forse a Tori. La lotta durò tre anni; nel 1246 furono presi per fame e trasportati a Lucera nella Puglia, dove vissero fino al 1333. Dopo di che si confusero col popolo abbracciando la religione cattolica.
Nel XIII secolo l'imperatore Federico II riuscì a domare i ribelli Musulmani, facendo trarre sicuro vantaggio a Corleone che da casale divenne "popolosa terra". Da quanto pervenuto si può supporre che Bellanova venne distrutta da Federico II nel 1246 e che gli abitanti di religione cattolica si dispersero; alcuni verso Corleone, altri verso l'odierno Campofiorito, dando origine a Casale Bellanova.
Il paese è situato presso una collina denominata "Del Calvario". La sua fondazione come borgo è dovuta a Stefano Reggio che ottenne anche il privilegio di esser nominato primo principe di Campofiorito. Tale nobile famiglia governò la città per circa 200 anni fino a che la città passò sotto il dominio della famiglia Branciforte. Dal punto di vista turistico, la città offre la possibilità di ammirare delle Chiese, tra le quali spiccano quella dedicata a Santo Stefano e quella ottocentesca dedicata a San Giuseppe.
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