Informazioni su Mistretta (Messina)
Mistretta, situata a 1000 mt sul livello del mare, fa parte integrante del Parco Regionale dei Nebrodi e ne costituisce la porta d’ingresso occidentale, la cittadina è detta anche la "Sella dei Nebrodi" per la particolare conformazione. Conosciuta dagli storici greci e latini come Amestratos, Amestratus, Amastra, Mestraton, Mitistratos, Mistretta è stata fin dalle sue origini, per la sua posizione dominante, un punto di riferimento e di passaggio tra il massiccio centrale della Sicilia ed il Tirreno per mercanti e soldati.
Gli Arabi costruirono il nucleo originario della Fortezza i cui ruderi dominano tuttora la cittadina; in seguito i Normanni l’ampliarono e l’abbellirono. Nel 1282 i suoi cittadini parteciparono all’Epopea dei “Vespri Siciliani” ed i Re Aragonesi la inserirono tra le città demaniali con il titolo di “Imperialis”; Mistretta ebbe così un posto nel Parlamento del Regno. Da quel momento la città subì la stessa sorte del resto della Sicilia, dominata dai Re di Castiglia e d’Austria, dai Borboni e dai Piemontesi, sottomessa a feudatari senza scrupoli, da cui riuscì a riscattarsi con enormi sacrifici.
Vasto il suo patrimonio artistico, tra i monumenti: Porta Palermo imponente arco d’ingresso della città, circondata da cinta murarie elemento di protezione da eventuali attacchi esterni. I Palazzi: Palazzo Tita (1885) sito nel Quartiere della SS. Trinità con la facciata in stile bugnato e arricchita da putti scolpiti da Noè Marullo, ed il portale impreziosito con meduse e mostri marini; Palazzo Salamone-Giaconia (1600) ristrutturato nel 1865, si affaccia sulla Piazza Concordia, totalmente in muratura, con un alta scala in monoblocchi di pietra arenaria; Palazzo Russo (1775), con portale ad arco a tutto sesto in pietra arenaria con alla sommità l’aquila rampante dello stemma nobiliare., al’interno una loggia che risale sicuramente ad un’epoca precedente. Le Chiese: chiesa di San Giovanni, Chiesa Madre Santa Lucia è stretta da due torri con un portale seicentesco in pietra, all'interno: stili architettonici diversi e preziose opere dei Gagini, Santa Caterina.
Il Museo Regionale delle Tradizioni Silvo-pastorali “Giuseppe Cocchiara”. Vi Sono documentati cicli produttivi, le attività lavorative e artigianali, nonché le forme complessive di cultura, tanto materiale quanto “volatile”, espresse nei contesti agro e silvo-pastorale.
Festa del patrono San Sebastiano 20 gennaio, festa estiva il 18 agosto
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