Informazioni su Leonforte (Enna)
Leonforte si trova nel cuore della Sicilia a 625 metri sopra il livello del mare. Si colloca sulle pendici meridionali dei monti Erei a sud del monte Altesina. In posizione amena, al centro di una zona ricchissima d'acqua. Secondo alcuni storici in questi luoghi sorgeva l’antica città sicula di Tabas o Tavaca. Durante il dominio Bizantino ed in seguito quello Arabo, poco lontano, fu edificato un castello, detto di Tavi, e si formò un casale nelle sue vicinanze; furono introdotti sistemi razionali per l’irrigazione delle colture e numerosi mulini sfruttavano l’abbondanza delle acque. Leonforte, dunque, fu fondata nel 1610 dal barone di Tavi N. Placido Branciforti sul cui stemma gentilizio troneggiava un leone coronato d'oro. Il nome Leonforte fu scelto per eternare la stirpe dei Branciforti.
Sulla cima del monte Altesina, alto 1192 metri si trovano i resti di un villaggio preistorico e sulle pendici i ruderi del “Cummintazzu”, antico eremo di monaci denominato S.Maria di l’Artisina. Recentemente è stata istituita la Riserva Naturale Orientata Monte Altesina che consentirà di tutelare e valorizzare il peculiare ambiente naturale. Altri rilievi di notevole bellezza selvaggia appartenenti ai “Monti Erei” sono Montagna di Mezzo, Monte Scala e Monte Boscorotondo. Questi habitat naturali presentano dei suggestivi ambienti rocciosi e un'intricata vegetazione boschiva, costituita da querce da sughero, roverelle, lecci e ogliastri. Sulle pendici di Montagna di Mezzo si trovano i ruderi della Masseria della Principessa, antico opificio dedito alla produzione dell'olio. Sul versante meridionale di Monte Scala sorge un antico abitato rupestre denominato Grotte Formose. Un habitat naturale particolarmente interessante è il Lago Nicoletti, nato negli anni settanta come invaso artificiale, che ospita stagionalmente numerosi uccelli migratori oltre ad altre specie legate all'ambiente acquatico. Arroccati su una rupe sorgono i ruderi del Castello di Tavi, volgarmente detto “u Castiddazzu”. La fortezza, di probabile origine bizantina, divenne in seguito un elemento di difesa arabo e poi normanno fino a divenire sede della “Baronia di Tavi”. A poca distanza si incontrano i ruderi del Castello di Guzzetta che ebbe delle vicende storiche analoghe alla fortezza di Tavi. Nel territorio insistono alcuni oratori rupestri di epoca Bizantina tra cui la Grotta di S. Elena.
Lungo la vallata del fiume Bozzetta è ubicata Villa Gussio, pregevole costruzione patrizia dell'800. Di notevole interesse sono i reperti di archeologia industriale tra cui la Filanda, la Miniera di Zolfo di Faccialavata, i mulini ad acqua e i manufatti della vecchia linea ferroviaria Dittaino-Nicosia. In Contrada Samperi esistono i ruderi della Chiesa di S. Pietro, risalente al periodo medievale. Il territorio è costellato inoltre da reperti archeologici di epoca preistorica tra cui numerose escavazioni nella roccia visibili su Monte Cernigliere, a Mongiafara e a Valle dei Ladroni. Il territorio, utilizzato da tempo immemore per attività agricole, conserva ancora segni di un'antica civiltà contadina che ha lasciato interessanti testimonianze costituite da edifici rurali, muri in pietra e “pagghiari”, arcaiche costruzioni realizzate con pietre e canne. Colture di pregio che fanno apprezzare Leonforte sono le fave e il pesco.
Prodotti tipici del territorio:
Fava larga di Leonforte, Presìdio Slow Food. La Fava larga di Leonforte, conosciuta anche come fava turca, è coltivata attualmente a Leonforte e nei territori dei comuni limitrofi. E’ una leguminosa caratterizzata dalla facilità di cottura, dal gusto particolare e dalla grossezza dei singoli semi. Viene utilizzata sia allo stato fresco che allo stato secco.
Pesca nel sacchetto, Presìdio Slow Food. Denominata tardiva o Settembrina. Zona di coltivazione Leonforte, Assoro, Nissoria, Enna, Clascibetta (En). Peculiare che contraddistingue la peschicoltura a Leonforte è la pratica dell'insacchettamento, che consente di proteggere i frutti da vento e parassiti. Per la sua dolcezza e la sua fragranza è ormai conosciuta - e ricercata - in tutta Italia.
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