ESTATE A VILLALBA, nella Valle del Bilìci. Il 17 agosto 2024 tradizionali Sagre del Pomodoro siccagno e della Lenticchia, manifestazioni dedicate ai prodotti di punta che nel mese di agosto dominano lo scenario agricolo-turistico della cittadina del "Vallone".
Degustazione prodotti tipici locali, e spettacoli. Maxi spaghettata con pomodoro "siccagnu", Festa del santo patrono San Giuseppe (la prima domenica successiva al ferragosto) con allestimenti delle tavole dei "Vicchiariddi" con il pane di San Giuseppe Sagra della Lenticchia di Villalba con stand gastronomici.
Da oltre trent’anni, La Sagra del Pomodoro "siccagnu" viene organizzata ogni anno, la II o III domenica di agosto, in occasione dei festeggiamenti del santo patrono San Giuseppe. Durante la manifestazione degustazione della salsa prodotta durante la Maxi spaghettata che si realizza la vigilia della festività religiosa. Il giorno successivo a quest'ultima si organizza la Degustazione della rinomata Lenticchia di Villalba (presidio slow -food) con allestimento di stand gastronomici in cui è possibile conoscere non solo la Lenticchia ma anche altri prodotti tipici Villalbesi (pomodori secchi, ceci e legumi, origano, olio extravergine d'oliva, formaggi). Segue lo spettacolo musicale in Piazza Vittorio Emanuele con concerto. La domenica successiva si festeggia San Calogero con l'offerta del pane devozionale durante le messe del ella giornata.
Il Pomodoro pizzutello Siccagno. L'oro rosso di Villalba
Coltivato senza irrigazione, il siccagno è interessante oltre che per la tradizione legata alla sua lavorazione, anche sotto il profilo organolettico e nutrizionale. Ricco di vitamina A e vitamina C, nonché di antiossidanti come il licopene, ha anche un basso contenuto di calorie. E’ molto saporito, tanto che la passata può essere cucinata anche senza sale. Il pizzutello si semina a marzo e per tutta l’estate non riceve da bere né dal cielo né dall’uomo. Il contadino deve però smuovere il terreno e zappettare il campo tra i filari, per rompere la crosta argillosa e permettere all’umidità di correre tra le radici e nutrire le piante.
La lenticchia entra nella rotazione agraria delle campagne di Villalba nei primi dell'800 ad opera del marchese Niccolò Palmeri, il quale introdusse un morfotipo a seme grande di colore verde, che nel tempo si è selezionato in un ecotipo esclusivo. Oggi la coltivazione è limitata ad un areale ristretto dell'agro villalbese, a causa delle numerose difficoltà legate alla coltivazione tradizionale ed alle scarse rese produttive relative agli stessi metodi di coltivazione. Ad occuparsi della tutela del prodotto è L'Associazione Produttori della Lenticchia di Villalba (pro.le.vi.), che ne regolamenta la coltivazione attraverso un disciplinare di produzione in uso ai soci aderenti, ai quali vine riconosciuto il presidio slow food. La lenticchia di Villalba si distingue per le sue peculiari caratteristiche organolettiche e nutrizionali, dovute alla concomitanza di diversi fattori.
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Ultima modifica: 2024-07-29 21:36
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