I Riti della Settimana Santa a Scicli (RG) . La settimana che precede la Pasqua è scandita da processioni e celebrazioni varie. Il pomeriggio della Domenica delle Palme, viene portato in processione il simulacro dell'Addolorata di Santa Maria la Nova, ancora oggi al centro della venerazione di tutta la cittadinanza, è legata ad un culto antichissimo che si fa risalire a S. Guglielmo.
Una gran folla di fedeli, in doppia fila, silenziosa, in atteggiamento orante, recando torce accese col collarino di carta briglia, a riparo della fiammella, segue La Pietà; il gruppo statuario è formato da una scultura lignea, la Madonna, adagiata, col capo reclinato, i capelli sciolti ricadenti sul petto, con una veste a fiori, una camicia dorata e un mantello blu damascato che sorregge sulle ginocchia il Cristo deposto; l'affiancano due pie donne, ritte in piedi e, accanto, una croce di legno ricoperta da lamine d'argento. Un tempo, e fino a metà del secolo scorso, non era raro vedere qualche penitente, il busto nudo, sotto un cappotto di abracio, il capo cinto di un ramoscello spinoso, procedere battendosi le spalle, a ritmo, con una ciambella di corda di cànape". (B. Cataudella, "Scicli. Storia e Tradizioni"). Il Martedì Santo è la processione dell'Addolorata di S.Bartolomeo, " Lu veru Cravaniu" , rito introdotto più recentemente, quasi a sottolineare la rivalità fra le due Confraternite.
Ultima modifica: 2024-10-29 14:09
Fonte / Autore: Sito Comune di Scicli
CONDIVIDI SU FacebookTwitterGoogle+