FESTA DI SAN CONO. Entrano nel vivo il secondo sabato di maggio a San Cono (CT), i festeggiamenti in onore del Santo Patrono. Alle ore 10,00 , il “Santo Cono” viene traslato dalla sua chiesa alla matrice con una commovente processione della "Figura" del Santo, donata dai sanconesi emigrati in Venezuela. che sfila lungo il tradizionale percorso che si conclude con la celebrazione della Santa Messa.
E’ nella notte del sabato che ha luogo la più significativa fase della festa di San Cono, quando migliaia di fedeli dei paesi vicini per promessa rivolgeranno al Santo miracoloso il viaggio a piedi, percorrendo in alcuni casi più di 25 chilometri. Questa fase introduce il giorno della Grande festa, la seconda domenica di maggio, dove il suono delle campane, la banda musicale, i fuochi d’artificio, le luminarie, le bancarelle colorano i momenti di grande fede ai numerosi pellegrini che per l’occasione si intrattengono in paese fino all’uscita del Santo.
Alle ore 11 viene celebrata la Santa Massa solenne durante la quale nel panegirico si evidenzieranno gli esempi di carità e di fede del Santo nella sua lunga vita terrena. Dal primo pomeriggio, numerosi sono i sanconesi che dedicano al Santo per le vie cittadine, in un percorso prestabilito, il “viaggio” a piedi scalzi e tantissimi sono i devoti che offrono doni e offerte per “grazie ricevute”, ma tutti uniti come “un sol uomo” si attende con fervore l’uscita del Fercolo che rappresenta senza dubbio il momento più suggestivo dell’intera Festa. Dalle 18 della domenica pomeriggio, dunque, la “vara” viene portata a spalla dai sanconesi per tutte le strade del paese, con il suo caratteristico incedere che è più una corsa del Santo, raccogliendo preghiere e offerte; quest'ultime vengono gridate a gan voce insieme ai nomi degli offerenti, il popolo risponde con il grido caratteristico Viva Diu e Santu Conu, e solo quando si esauriranno le forze dei “portatori” e dopo aver girato ogni angolo del paese il Fercolo del Santo rientra, nella prima mattina del lunedì, nella chiesa madre in un'altra commovente fase della festa, un momento in cui i sanconesi restano amareggiati nel distaccarsi dal Santo Protettore, con la consolazione però che la festa si ripeterà alla stessa maniera per “l’Ottava” otto giorni dopo.
Il sabato e la domenica successivi si ripetono manifestazioni analoghe alla settimana precedente. Terminata anche questa seconda festa (detta Ottava), viene immediatamente contato il denaro raccolto con le offerte e viene annunciato pubblicamente; esso servirà interamente a pagare le numerose spese della festa.
La festa patronale è uno dei momenti più sentiti dalla popolazione sanconese, tanto da costituire un momento di ritorno nel proprio paese per numerosi emigrati, e per diverse settimane il paese è in festa, e si alternano momenti di devozione a manifestazioni folcloristiche: la piazza centrale e tutte le vie si riempiono di
luminarie,
suonano a festa le campane ed il corpo bandistico, vengono sparati
fuochi d'artificio, e nelle vie principali è un susseguirsi di bancarelle.
Permaggiori informazioni:
http://www.comune.sancono.ct.it/
Ultima modifica: 2016-01-21 13:19
Fonte / Autore: Angelo La Loggia
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