Festa di Santa Lucia a Valguarnera Caropepe, in provincia di Enna, si tratta di un appuntamento secolare e solenne in cui sacro e profano finiscono con l’essere un tutt’uno per esaltare la santa degli occhi. Scoprire Valguarnera solcata dalla luce delle fiamme e vedere il quadro di Santa Lucia con la processione di fuoco del pagghiuolo gigante e dei pagghiola che attraversa le vampe dei burgia che bucano la notte lungo a strata i santi, è qualcosa di semplicemente affascinante e forse unico nella provincia di Enna.
Il fuoco è elemento purificatore: affascina, incanta e diventa cuore della festa, appuntamento con una tradizione capace di fare rivivere l’atmosfera e la magia di una serata che sa d’altri tempi. La Sagra della cuccìa è l’altro momento esaltante della festa. La cuccìa - pare che la parola derivi da còcciu - è un’altra atavica tradizione. Pietanza realizzata con grano saraceno bollito che viene consumato come un piatto povero, quasi penitenziale, con un filo d’olio e un pizzico di sale e pepe. Un rito che resiste sino ai nostri giorni anche se non mancano le trasformazioni in dolce con la crema pasticcera, la crema di ricotta e quella di nutella. A questa esplosione di folklore si è voluto dare anche un deciso taglio culturale con una mostra artistica e con un convegno etnoantropologico su Santa Lucia con la partecipazione di qualificati artisti e di eminenti personalità del mondo culturale isolano. Infine il tredici dicembre è la ricorrenza religiosa che segna il tempo della festa con la celebrazione eucaristica, la distribuzione dei panuzzi di Santa Lucia, che rappresentano gli occhi della santa, e la processione con il fercolo.
La festa di Santa Lucia a Valguarnera è molto sentita, in particolar modo dalle famiglie La Cagnina e Trovato, che ormai da decenni nonostante il trasferimento in Germania di buona parte dei componenti delle famiglie, ogni anno il 12 dicembre rientrano a Valguarnera per sciogliere il loro voto a Santa Lucia preparando il pagliolo, arbusto di paglia (ddisi o buje) assemblati con del fil di ferro, con il diametro di un metro ed un’altezza di cinque metri, una sorta di candelora o cero votivo che viene poi acceso in cima e portato per le vie del paese con il seguito del quadro raffigurante la Santa Martire Siracusana e la banda musicale. Nelle varie piazze dei quartieri valguarneresi si alzano le fiamme di grandi falò (i burgia) realizzati dalla gente in onore della Santa.
Il 13 dicembre anche a Valguarnera per tradizione si consuma la cuccia, un piatto preparato con il frumento, rievocazione del miracolo avvenuto nel 1646: a Siracusa, colpita da una grave carestia durante la dominazione spagnola, giunge una nave carica di frumento. Da quel momento alla devozione per Santa Lucia è stato associato l'uso del mangiare cuccia il 13 dicembre di ogni anno, tradizione che si è diffusa ormai in tutta la Sicilia. Nel tardo pomeriggio, dopo la celebrazione della Santa Messa ha inizio la processione con il simulacro di Santa Lucia Vergine e Martire Siracusana invocata quale protettrice della vista.
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Ultima modifica: 2019-09-29 15:05
Fonte / Autore: Marco Rizzone - Nuova Pro Loco Terra di Carapipi Valguarnera
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