La sua costruzione avvenne nel corso del XVII sec su progetto dell’ingegnere Grunembergh, per ordine del viceré Benavides, conte di S. Stefano. Era l'ingresso principale alla città a cui si arrivava tramite due ponti levatoi installati dopo il taglio dell'istmo voluto per ragioni di sicurezza militare e per evitare gli attacchi da nord. Sulla sommità sono presenti due grifoni rampanti che sorreggono una cornice sormontata dalla corona di Carlo II di Spagna.
È presente anche lo stemma del vicerè Francisco Benavides rappresentante della corona (1681) e una lapide con scritta latina che testimonia l’importanza strategica del porto di Augusta. Sino alla costruzione del viadotto Federico II è stata l'unica via d'ingresso alla città, ha resistito per secoli a guerre e battaglie, è rimasta danneggiata durante il terremoto del 1990, ma è stata restaurata nel 2005 e riportata allo splendore della pietra e del marmo originali.
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