La
Chiesa della Madonna della Stella risorse, dopo il terremoto del 1693, nell'antico quartiere di Sant'Antonio Abate. La sua fondazione risale al 1722, mentre il campanile, che risulta staccato dal corpo della chiesa, è della metà dell'800. L'interno è diviso in tre navate. Moltissime le opere conservate nel tempio. Prima tra tutte una terracotta policroma invetriata , attribuita allo scultore e ceramista fiorentino Andrea della Robbia (fine del XV secolo), uno dei più antichi presepi nel mondo, La ceramica si compone di tre pannelli mirabilmente scolpiti, domina al centro la rappresentazione della
Natività di Nostro Signore. Una monumentale macchina lignea del 1753 arricchisce l'altare maggiore della chiesa, sopra il quale è posta una settecentesca pala con la Natività della Vergine di Olivio Sozzi. All'interno della chiesa spicca inoltre il
sepolcro di Blasco II Barresi (XV secolo) su cui è scolpita una goticheggiante Annunciazione. La realizzazione della cappella dove si conserva il meraviglioso
simulacro della Santa Vergine Maria, la cui solennità dei festeggiamenti avviene l’8 settembre di ogni anno, avvenne su disposizione del marchese di Militello Michele Ercole Branciforte con decreto del 16 giugno 1755. Di particolare interesse è la "
Vara" (1624) opera del militellese Giovan Battista Baldanza senior (sec. XVI – XVII ). La scuola del Gaggini è rappresentata da una
Madonna col Bambino. Prima di passare alla sacrestia, sarà il caso di volgere lo sguardo in alto, per ammirare i tre grandi
affreschi nella volta, eseguiti nel 1945 dal pittore militellese Giuseppe Barone. Destano ammirazione soprattutto il vigoroso
disegno dell’ Annunciazione, dell’ Incoronazione della Vergine e del San Giovanni Evangelista.
Gli ultimi interventi di restauro riguardanti la splendida facciata tardo barocca e la sontuosa torre campanaria sono del 2001. Il 28 giugno 2002 il sacro monumento è stato inserito da parte dell’UNESCO nella prestigiosa “ World Heritage list “ (lista del patrimonio dell’umanità).