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Risale al tempo dei normanni ed originariamente presentava dimensioni ridotte e caratteristiche architettoniche diverse dalle attuali. Recentemente, durante dei lavori di restauro, sono emersi due dipinti murali, raffiguranti dei Santi e riconducibili all'iconografia bizantina. Il monumento è dedicato a "S. Maria in Cielo Assunta". Alla sua giurisdizione erano soggette tutte le altre chiese urbane e rurali dell'antico territorio di Savoca. La struttura portante è costituita da tre navate con capitelli in stile romanico; l'originaria costruzione risale al periodo normanno come attestano i documenti. Il campanile e la sagrestia sono corpi realizzati ed annessi in periodi successivi. L'odierno prospetto è stato parzialmente rifatto alla fine del 1400 per interessamento di Pietro Trimarchi. Sull'architrave si trovano impressi "tre martelli" stemma del casato dei Trimarchi. Nei suoi sotterranei, si tramanda, si mummificavano i cadaveri ed ancora oggi si possono ammirare i locali in cui veniva eseguito tale processo, peraltro, praticato fino al 1876. Qui trovava dimora anche la cattedra dell'Archimandrita, e ancora oggi si conserva il soglio ligneo su cui è effigiato lo stemma Archimandritale. Nel 1910 è stata dichiarata monumento nazionale per i suoi pregi artistici e architettonici.
Fonte / Autore: www.comune.savoca.me.it
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