Feste e sagre in Sicilia

Chiesa del SS. Crocifisso

Monte Castello - Calatabiano (CT)

Citata dai Riveli come la Matri Ecclesia è stata edificata nel 1484 da Giovanni Cruyllas II, nello stile “tardo-gotico”. Prende l’attuale nome dal culto del SS. Crocifisso a cui è stato dedicato il crocifisso ligneo di Giovanni Salvo d’Antonio, oggi presso l’altare maggiore della Chiesa Maria SS. Annunziata. È più nota, però, come Chiesa di San Filippo sia perché conserva l’antico simulacro del Santo Siriaco, posto lì durante la dominazione di Ferdinando Gravina, sia perché è luogo di partenza della tradizionale “Calata”.

Si tratta di una costruzione a pianta rettangolare, con la sacrestia semicircolare ad una quota più bassa, poiché costruita sul pendio orientale della collina, declinante verso la Valle dell’Alcantara. Gli ingressi presentano rilievi scolpiti raffiguranti foglie d’acanto e margherite intrecciate alle colonnette (esperienze dell’arte catalana). Sul lato lungo sud, la chiesa presenta un bel portale ogivale architravato in calcare biancastro, una doppia arcata ortogonale alla parete sud dell’edificio ed altri due tratti di muro disposti allo stesso modo. Probabilmente si tratta di resti pertinenti ad una facies più antica della chiesa o comunque ad edifici un tempo annessi. Sul prospetto, si apre l’altro portale, anch’esso ogivale architravato, al di sopra del quale è visibile un rosoncino cieco e lo stemma della famiglia Cruyllas con le nove crocette d’oro in campo azzurro e uno scudo. Quest’ultimo portale è sormontato da un’epigrafe, di difficile interpretazione, che riporta probabilmente la data di costruzione dell’edificio ed il nome dell’arcivescovo Eufemio. Intorno all’epigrafe, ritenuta comunemente indecifrabile, forse perché rimontata male, sarebbe nata la seguente leggenda: “La scritta verrà decifrata soltanto da un cavaliere che vi passerà di fronte, di corsa su un cavallo bianco, facendo sì che le viscere del monte si aprano regalando un inimmaginabile tesoro da secoli nascosto”.

Entrando in chiesa, a sinistra, si trova una piccola cappella, sulla cui parete è possibile scorgere tracce di un affresco raffigurante la Madonna della Catena, copia di quella di Antonello di Saliba. In una nicchia decorata ad archetti, dove oggi è riposta la statua di San Filippo Siriaco, si trovava quella di Santa Caterina d’Alessandria, attualmente visibile in piazza Vittorio Emanuele, dove è stata collocata nel 1875. Al lato nord della chiesa si addossa un bel campanile a pianta quadrata costruito in conci regolari di calcare e pietra lavica. Un marcapiano
segna all’esterno lo stacco fra piano terra e primo piano, sormontato da un attico con quattro aperture ogivali, coronamento merlato e cuspide conica.

Fonte / Autore: Comune di Calatabiano


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