"Festa rà Scaccia" a Ragusa, il 26 e 27 ottobre 2024 la manifestazione dedicata ad uno dei prodotti tipici principe del territorio ibleo, la "Scaccia". Un'esplosione di sapori autentici per la festa della "Scaccia Rausana cò pummaroru e cosacavaddu". In pieno centro di Ragusa si terranno diverse degustazioni e un'avvincente gara di show cooking tra panettieri, laboratori artigianali e ristoranti che vorranno cimentarsi nella competizione che premierà la migliore Scaccia rausana cò pummaroru e cosacavaddu.
La scaccia ragusana è una specialità tipica siciliana, nello specifico della provincia di Ragusa, la cui paternità viene contesa tra la città di Modica in cui si svolge ogni anno la Sagra della Scaccia e appunto Ragusa dove nel 2017 si è inaugurata la prima edizione della Festa Ra Scaccia.
È un piatto dalle origini povere: originariamente veniva preparato solo una volta alla settimana, ora si prepara soprattutto per la vigilia di Natale. La scaccia si presenta come una sorta di focaccia ripiena, la cui pasta viene tirata sottilmente e poi farcita e ripiegata su se stessa. Può essere farcita in molti modi, quello più conosciuto è con pomodoro, caciocavallo stagionato grattugiato, ma anche con pomodoro, melanzane fritte e basilico, o con pomodoro e cipolle.
Ragusa vanta origini antiche, la collina di Ibla fu infatti abitata fin dal XIV sec. A. C. dai Siculi. Di questi antichi abitanti abbiamo delle significative tracce nelle necropoli attorno a Ragusa. E' il capoluogo di provincia più meridionale d'Italia e con le città di Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide e Scicli è tra le città Barocche del Val di Noto che sono state dichiarate nel giugno del 2002 “Patrimonio dell’Umanità” e inserite nella lista Unesco di protezione del patrimonio mondiale. E' chiamata la "città dei ponti" per la presenza di tre strutture molto pittoresche, la vallata Santa Domenica è infatti attraversata da tre ponti che uniscono la Ragusa settecentesca a quella del Novecento. Quello centrale, Ponte Vecchio, ormai aperto solo al traffico pedonale, è stato costruito nell'anno 1835, grazie all'interessamento dei frati. Nel 1693 un devastante terremoto causò la distruzione quasi totale dell'intera città. La ricostruzione, avvenuta nel XVIII secolo, la divise in due grandi quartieri: da una parte Ragusa superiore ricostruita sulla collina del Patro, dall'altra Ragusa Ibla, sorta dalle rovine dell'antica città e ricostruita secondo l'antico impianto medioevale, ricchissima di fascino e di storia
Ultima modifica: 2024-10-17 19:34
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