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Durante il periodo natalizio Presepe Vivente nel suggestivo scenario del quartiere “Pizzu Prituri”. Sotto la rocca illuminata di Giuliana, si rivivrà il miracolo della nascita di Gesù Bambino, insieme al recupero di arti e mestieri della tradizione giulianese e siciliana e alla degustazione di prodotti tipici locali.
Inerpicata sulle dolci vette dell’entroterra siculo, sorge una scheggia di diamante purissimo: su di essa i raggi del sole della potente estate si riflettono e riscaldano muscoli e cuore, mentre le folate di vento del non sempre mite inverno si cristallizzano lubrificando la mente e tenendo vivo e indomito lo spirito. Fiera e preziosa, Giuliana, dall’alto del suo colle, si srotola in ripide stradine che, tra suggestivi scorci di un passato illustre e regale, sono state culla di intere generazioni di uomini, cresciuti e forgiati dalla mollezza di quel sole e dalla durezza di quel vento.
La magia del luogo diventa lo scenario del nostro Presepe Vivente, un ormai annuale ritorno a un passato languido e misterioso. Una manifestazione pensata, e nel filo degli anni fortemente voluta e realizzata, con l’obiettivo di riscoprire, nella cornice della dolce atmosfera Natalizia, alcune nostre tradizioni. La manifestazione diventa l’occasione per ripercorrere sentieri e viuzze da tempo inesplorati, promuovere la diffusione e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari e artigianali locali, favorire la partecipazione delle famiglie e condividere con queste un percorso di crescita e conoscenza, rafforzare l'identità culturale, la coesione ed il senso di appartenenza, incoraggiando così, il recupero delle proprie radici e stimolando la riflessione sul mistero di Dio fatto Bambino. .
La cittadina, col maestoso castello di Federico II, che la protegge e le da un'identità, con le sue viuzze, le sue case in pietra e i suoi monumenti, da l'impressione di emergere dal lontano medioevo. Fino al 1185, sul monte dov'è adesso il paese, sorgeva un casale, che apparteneva alla «gens Julia» (da qui il nome). Proprio quell'anno l'imperatore Guglielmo il Buono lo cedette, insieme ad altri casali, al vescovo di Monreale. La sua identità urbanistica, invece, si sviluppa a partire dal XIV secolo, quando Giuliana fu prima dei Ventimiglia e poi dei Peralta.
Nel 1543, l'imperatore Carlo V elevò la cittadina al grado di marchesato. Nel 1640 il paese passò dai Cordona ai Gioeni, fino al 1812, quando venne abolito il sistema feudale. Proprio con la rievocazione storica dello «Status Julianae», avvenuta il 3 agosto 1997, l'intera comunità giulianese ha provato a riappropriarsi della sua memoria, facendo rivivere la solenne cerimonia che, nel 1543, l'elevò da Contea a Marchesato.
Non é solo il castello, ma l'intero centro storico che fa ancora rivivere l'epoca normanno-sveva. Oltre al castello, a Giuliana si possono ammirare tanti altri monumenti: i resti della costruzione araba, chiamata «Cuba», l'ex monastero della SS. Trinità, costruito nel 1655 dai monaci olivetani, la chiesa di San Calogero (XVI secolo), la chiesa di San Nicolò di Bari, chiamata anche Badia, l'ex chiesa degli Agonizzanti (XVII secolo), la chiesa del SS. Rosario (XVII secolo), la chiesa del SS. Crocifisso di impianto barocco e il santuario di Maria SS. dell'Udienza.
In diversi punti del presepe vivinte sarà possibile degustare prodotti tipici della tradizione giulianese.
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Ultima modifica: 2022-11-22 23:32
Fonte / Autore: Pro-Loco "Città di Giuliana"
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