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Natale a Grammichele, Occhiolà è nato Gesù - Presepe Vivente nello splendido scenario deL Parco Archeologico di Occhiolà durante il periodo natalizio. Un affascinante viaggio nel tempo, nel dicembre 1692, alla scoperta del borgo medioevale di Occhiolà, distrutto dal terremoto del 11 gennaio 1693. In occasione del Natale, Occhiolà riprende vita mostrando e raccontando ai visitatori: la vita nel borgo, gli avvenimenti tragici e la nascita della nuova città.
Occhiolà antico borgo totalmente distrutto dal terremoto del 1693, rivive in occasione del Natale: gli occhiolesi condurranno i visitatori in un viaggio indietro nel tempo fino al Natale 1692, pochi giorni prima della totale distruzione della cittadina, mostrando loro come si viveva a quel tempo e raccontando la storia di quel luogo che oggi non vive più, offrendo loro la possibilità di gustare, lungo il percorso, pietanza tipiche. Il percorso all'interno del Parco si sviluppa attraverso l'antica via che dalla piazza principale del paese portava al Palazzo baronale. Attualmente lungo la via si possono ammirare i ruderi delle chiese e delle abitazioni degli occhiolesi.
L'area archeologica di Terravecchia ha un'estensione di circa 130.000 mq. La sua storia inizia agli albori dell'XI secolo ca. Abitata da Siculi, Ausoni, Greci, Romani, Arabi e tanti altri popoli che si susseguirono nel corso dei secoli e crearono in questi territori una stratigrafia culturale di circa 3000 anni, unica nelle sue peculiarità. L'area ha restituito diverse bellezze artistiche uniche per la loro importanza storica, dai corredi funebri delle necropoli alle statuette votive dei santuari dedicati a Demetra e Kore, alle strutture abitative pertinenti all'insediamento siculo-greco della presunta Eketla che nel V secolo a.C. partecipò alla confederazione sicula voluta da Ducezio.
La città si sviluppava sui vari poggi della contrada e occupava una posizione strategica in quanto da qui si poteva controllare la via di comunicazione che univa la Piana di Catania a quella di Gela. Eketla fu distrutta dai Romani durante la prima guerra punica (264-241 a.C.). I poggi della contrada di Terravecchia, in seguito, furono occupati dalla città medievale di Occhiolà, il cui sito fu istituito a Parco Archeologico nel 1996. Occhiolà era il feudo del principe Carlo Maria Carafa Branciforte, distrutto l'11 gennaio del 1693 da un terremoto che interessò la Sicilia orientale.
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Ultima modifica: 2020-01-10 22:40
Fonte / Autore: Associazione 1693
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