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Un percorso tra storia, tradizioni, cultura e cibo in uno dei borghi piú belli e suggestivi dei Nebrodi. Gruppi umani, ricostruzioni storiche, costumi e ambientazioni in un antico borgo medievale che rivive splendidamente tra ceri, candele e lumi. A Piraino si rivive la natività, è l’occasione per scoprire uno dei borghi più belli d’Italia. Durante il periodo delle festività viene allestito il "Villaggio natalizio" a Gliaca di Piraino. Commercianti e artigiani locali, artisti di strada, giocolieri e degustazioni.
"Piraino paese Presepe". Lo storico Presepe vivente che viene realizzato nell'incantevole centro storico del paese, mettendo in scena non solo la natività, ma anche tutti i mestieri e le figure che animano la tradizione natalizia. Saranno i piccoli e antichi casolari, sarà l’atmosfera raccolta del paesino, i vicoli, gli angoli incontaminati, ma Piraino, ogni anno non può che essere la cornice ideale per rinnovare la tradizione del presepe vivente. Una manifestazione che ogni anno riscuote un vasto consenso e che vede coinvolta tutta la comunità pirainese che da mesi lavora duramente affinché l’organizzazione sia impeccabile. La parte interessata del paese sarà quella che dall’antico Palazzo Ducale conduce al Santuario del SS. Ecce Homo. Alla fine della suggestiva scalinata, infatti, si potrà visitare la grotta della natività.
Piraino è situato su una collina con altitudine media di 400 metri sul livello del mare, dislocazione geografica invidiabile tra il Capo d’Orlando e il Capo Calavà. Ha di fronte il mare Tirreno con le isole Eolie, ma in giornate di cielo terso, dallo spiazzo della “Guardiola” (belvedere), il suo orizzonte si allarga fino a Cefalù e a Capo Milazzo. Con un percorso di pochi chilometri si può raggiungere la splendida spiaggia di Gliaca, ove comincia la zona costiera e che si prolunga sino a Zappardino, al confine con Gioiosa Marea.
Piraino è anche appellato “Il Paese delle due torri” perché due sono le torri esistenti nel suo territorio. Una al centro dell’abitato, enorme, cilindrica, quella stessa che fece parte delle mura di cinta, impropriamente detta “saracena”, consolidata negli anni recenti, che si erge maestosa a dominare il panorama del paese. L’altra Torre si trova nella frazione Gliaca, sulla sporgenza sul mare di una roccia, detta "Torre delle Ciavole” (XVI sec.) perché da secoli questi uccelli vi si annidano.
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Ultima modifica: 2024-10-04 17:17
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