Il giovedì successivo al Corpus Domini, nel giorno de "U Juovi di Mastri", nella splendida cornice paesaggistica di Gratteri si svolge la tradizionale e antichissima tammuriniata denominata "A tuccata di lupi".
Fino a qualche secolo fa nel bosco di San Giorgio a Gratteri (PA), viveva ancora un nutrito branco di lupi, che spinti dalla fame insediavano gli ovili facendo scempio di pecore. I cacciatori, per scacciarli, solevano munirsi di grossi tamburi che percossi a ritmo continuo spaventavano i predatori. Il modo di suonare i tamburi si chiamava appunto, a tuccata di lupi. Per costringere i lupi ad uscire allo scoperto, i cacciatori, nel corso delle loro battute, solevano mandare avanti degli uomini muniti di grossi tamburi, i quali, percossi a ritmo continuo, disorientavano e spaventavano le prede.
Nonostante la scomparsa di questi animali, sia a causa dell'assidua caccia, sia per gli incendi che distrussero progressivamente quel bosco, queste specie di suonata sussiste ancora. Viene solitamente suonata il giovedì successivo al Corpus Domini, ultimo giorno dell'Ottava che è festeggiato dai maestri di mestiere ed è chiamato appunto U Juovi di Mastri (il giovedì dei mastri di mestiere). Infatti in quel giorno, dalla mattina alle sei a sera, una decina di giovani esperti nel suono del tamburo, girano per le vie principali del paese e, con una ben ritmata percussione, apportano fra gli abitanti una nota di gaia spensieratezza, che rompe il grigiore e la monotonia che ivi permanentemente regna. Così chi non si ricorda di questa tammurinata, quella mattina si sente dire che è appunto "a tuccata di lupi du juovi dì mastri".
Tra la festa del Corpus Domini e il giovedì successivo nei tempi passati si organizzava l'Ottava. Ogni mattina veniva celebrata la Messa Cantata e nel pomeriggio si effettuava la Processione, dell'Ostensorio con il Santissimo per le vie principali del paese (un rione al giorno). All'interno dell'Ottava c'erano dei giorni assegnati ai vari ceti sociali: il giorno del Corpus Domini era dedicato ai pastori, il venerdì ai viddani (braccianti agricoli che lavoravano a giornata); il sabato ai galantuomini (nobili); la domenica ai preti, il lunedì ai burgisi (proprietari terrieri); il martedì alle donne; il mercoledì agli urdinari (trasportatori di merci, nei feudi, con muli legati l'un l'altro da una corda detta rietina); il giovedì ai mastri (tutte le categorie artigianali). Con la scomparsa di alcune categorie artigianali quali urdinari e galantuomini, subentrarono nell'ordine i carrettieri prima e i camionisti dopo e i maistri (insegnanti). La tradizione cadde in disuso, ma nel 1999 è stata ripresa dal Parroco di Gratteri.
Programma
ore 06:00 • Matrice Vecchia • Scampanio solenne tammuriniata alle prime luci dell'alba
dalle ore 06:30 alle ore 12:00 • Tammuriniata per le vie paese
ore 16:00 • Tammuriniata per le vie del paese (Quartiere stradale)
ore 18:00 • Matrice Vecchia • Celebrazione Eucaristica
ore 18:45 • Matrice Vecchia • Solenne Processione Eucaristica nell'Ottava del Corpus Domini con la partecipazione dei tammurinara che ringrazieranno il Santissimo Sacramento nella piazza principale
Maggiori informazioni
Ultima modifica: 2024-10-30 12:57
Fonte / Autore: Dario Drago
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