Fondachello deve l’origine del suo nome ad un piccolo fondaco che fungeva da punto di sosta per i viandanti della fascia litoranea. Il territorio costiero della piana di Mascali, tuttavia, non è mai stato oggetto in passato di una profonda urbanizzazione; il motivo principale è da ricercarsi nelle condizioni ambientali del luogo, poco adatte a favorire gli insediamenti umani. La zona, infatti, era caratterizzata dalla presenza del cosiddetto “Lago di Mascali”, un’ampia area paludosa che si estendeva da Marina di Cottone, nel territorio di Fiumefreddo, all’odierna località di Sant’Anna, le cui acque malariche e stagnanti furono particolarmente rese maleodoranti per il corso di un secolo e mezzo, a causa di un conetto vulcanico che eruttava magma solforoso, comparso nel tratto cosiddetto “della Gurna”, a seguito del catastrofico terremoto del 1693 e svanito nel 1847 dopo un altro sisma.
È dunque comprensibile il motivo per cui, fino alla metà del XIX secolo, Fondachello, ancora un borgo rurale dotato di una piccola chiesa, fosse ubicato in campagna, in una posizione più interna rispetto all’attuale abitato costiero (1 km circa a nord-ovest).
La spiaggia di ciottoli e pietre scure rappresenta la principale ricchezza di Fondachello e in estate contribuisce a far divenire la piccola località un grande villaggio turistico dotato di numerosi stabilimenti balneari, con quote altissime di visitatori, prevalentemente locali. Fondachello fa inoltre parte di un percorso cicloturistico che parte dalla frazione ripostese di Torre Archirafi e termina nei pressi del fiume Alcantara.
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