Era il 17 agosto 1126, il popolo catanese, svegliato durante la notte da uno scampanio a festa, non perse tempo a cambiarsi d’abito e si riversò in strada così come si trovava, anche a piedi nudi e in camicia da notte, (l’
origine del “sacco” che rappresenta il camice bianco da notte con il quale i cittadini si riversarono per le strade per accogliere prima possibile le reliquie finalmente recuperate). Lo storico incontro dei catanesi con le spoglie di Sant’Agata avvenne nel
quartiere di Ognina, dove in seguito fu eretta una chiesa che nel 1381 la lava circondo senza distruggere, ma che più recentemente fu abbandonata e infine lasciata andare in rovina. Il
17 agosto 1126,
le reliquie rientrarono nel Duomo di Catania. Questo evento, il rientro delle reliquie nella città, viene commemorato il 17 Agosto a Catania.
La festa si svolge in maniera ridotta rispetto ai grandiosi festeggiamenti di febbraio, ma attira comunque nel centro storico della città dell’elefante migliaia e migliaia di fedeli, turisti e curiosi. Oltre alla messa in onore di Sant’Agata, nel tardo pomeriggio si svolge una breve
processione con lo scrigno contenente le reliquie e il mezzobusto reliquiario, nei dintorni della
Cattedrale e di piazza Duomo, con gli spari di straordinari fuochi pirotecnici all’arrivo a piazza Borsellino e all’uscita e al rientro delle reliquie.
Le celebrazioni hanno inizio la mattina del
17 agosto, ma il vero punto centrale dei festeggiamenti si ha alla Cattedrale di
Catania alle ore 19 con la Solenne Celebrazione presieduta dall’Arcivescovo di Catania e seguita alle ore 20.30 dalla processione del busto reliquiario di Sant’Agata secondo il seguente itinerario: Piazza Duomo, Porta Uzeda, via Dusmet, via Porticello, piazza San Placido, via Vittorio Emanuele II, piazza Duomo.