Ogni anno il 15 maggio la Città di Giarre (CT) festeggia solennemente il Suo celeste Patrono Sant’Isidoro Agricola. La festa del Santo è stata preceduta dal triduo di preparazione che culmina la sera della vigilia della festa nella tradizionale apertura della cappella al canto dell’inno, quindi l’artistico simulacro di Sant’Isidoro viene intronizzato sull’altare maggiore, per la Santa Messa.
Il giorno della festa di mattina i fuochi d’artificio annunciano a tutta la cittadina il giorno tanto atteso, quindi nella mattinata nel Duomo vengono celebrate le Sante Messe in onore del Santo. La sera dopo la Solenne S. Messa, il simulacro di Sant’Isidoro, viene portato fuori dalla chiesa trionfalmente a spalla da alcuni devoti, tra il lancio di “nzareddi“, il suono a distesa delle campane, lo sparo dei fuochi d’artificio e le marce della banda musicale, per la processione cittadina e la sosta per la benedizione dei campi agricoli, di cui il Santo ne è il protettore. All’arrivo della processione in Piazza Duomo, i numerosissimi presenti possono assistere allo spettacolo piromusicale in onore del Santo. Al termine il simulacro di Sant’Isidoro fa rientro in chiesa e tra gli "Evviva" viene riposto nella sua cappella. La benedizione solenne impartita con il braccio reliquiario del Santo conclude la festa.
Sant'Isidoro nacque a Madrid intorno al 1070 e lasciò giovanissimo la casa paterna per essere impiegato come contadino. Grazie al suo impegno i campi, che fino allora rendevano poco, diedero molto frutto. Nonostante lavorasse duramente la terra, partecipava ogni giorno all'Eucaristia e dedicava molto spazio alla preghiera, tanto che alcuni colleghi invidiosi lo accusarono, peraltro ingiustamente, di togliere ore al lavoro. Quando Madrid fu conquistata dagli Almoravidi si rifugiò a Torrelaguna dove sposò la giovane Maria. Un matrimonio che fu sempre contraddistinto dalla grande attenzione verso i più poveri, con cui condividevano il poco che possedevano. Nessuno si allontanava da Isidoro senza aver ricevuto qualcosa. Morì il 15 maggio 1130. Venne canonizzato il 12 marzo 1622 da Papa Gregorio XV. Le sue spoglie sono conservate nella chiesa madrilena di Sant'Andrea.
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Ultima modifica: 2020-01-17 19:42
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