Festa di San Sebastiano a Ferla (SR). L’origine della festa risale alla prima metà del XVI secolo, quando per intervento miracoloso del Santo il paese fu liberato da una grave pestilenza. Il barone di Ferla, don Gaspare Moncada, l’anno 1533 «Concedeva undici giorni di immunità, di libertà e di franchigia in occasione della festa». Nel 1800 la festa era celebrata il 26 luglio, poi in tempi più recenti è stata anticipata al 20 luglio. La festa del Glorioso Bimartire, venne istituita con bolla papale da Urbano VIII nel 1642, la festa liturgica viene celebrata il 20 gennaio. La sera del giorno 17 si svolge il pellegrinaggio a Sammastianeddu.
Il 20 luglio
La sera della vigilia la Svelata e dopo la tradizionale Curruta (la statua viene portata fuori dalla nicchia dove viene conservata durante l'anno e deposta sull'altare, tra le grida e le invocazione dei fedeli), la reliquia e il braccio argenteo vengono portati in processione per le vie principali del paese.
All'alba del giorno 20 lo sparo di venti colpi a cannone richiama la gente all'affollata messa dell'alba. È tradizione andare a questa messa in pellegrinaggio, offrendo un cero votivo. I portatori del fercolo i nudi sono vestiti con dei pantaloni bianchi e sul petto nudo portano un nastro rosso recante l'immagine di S.Sebastiano.
Quindici minuti prima di mezzogiorno avviene la a scisa de Nudi, portatori del fercolo del Santo, alle dodici in punto, a Nisciuta, trionfale e commovente uscita delle Reliquie e del cinquecentesco Simulacro di San Sebastiano fra il suono festoso dei sacri bronzi, le invocazioni dei devoti, il lancio multicolore di nzareddi, lo sparo dei fuochi d’ artificio, le melodie delle bande musicali, accoglieranno il Santo Patrono sul sagrato della Matrice e lo accompagneranno in processione per le vie principali del paese.
Portato in processione rientra per uscire nuovamente la sera sull'artistico carro tirato dai bambini. Dopo i giochi pirotcnici la serata è allietata da uno spettacolo musicale. Molti sono gli emigranti che fanno rientro a Ferla per assistere alla festa del Santo Patrono. Il giorno 27 luglio, ottava della festa Giornata dei devoti del Santo, in serata la Santa Messa e a seguire la Velata del Santo Patrono.
La Chiesa di San Sebastiano è la più grande del paese; fu costruita nel 1481 ma venne completamente ricostruita dopo il terremoto del 1693. L'interno è a tre navate e conserva reliquie di San Giovanni Battista, San Sebastiano, Santa Lucia e Santo Stefano. La facciata esterna è impreziosita dall'apparato plastico, realizzato tra il 1734 e il 1741, del maestro Michelangelo Di Giacomo, raffigurante il Santo affiancato da due soldati e due mori che reggono le volute dell'architrave.
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Ultima modifica: 2019-09-18 19:11
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