San Placido è il protettore di Castel di Lucio, gli abitanti sono molto legati al santo e gli tributano due feste molto sentite e partecipate. La festa del Santo anima il comune messinese in due occasioni, il
20 agosto e il
5 ottobre.
La festa estiva è detta di San Placido "u granni" mentre quella autunnale è chiamata di San Placido "u picciddu". La differenza va ricercata nella presenza in paese degli emigrati che d'estate riescono a partecipare alla manifestazione perché ritornano per rivedere i familiari e gli amici.
La Festa patronale di San Placido ad agosto vive tre momenti molto intensi: 'A cchianata di San Plà, 'A calata a cira e 'A prucissioni
'A cchianata di San Plà (la salita di San Placido) si tiene il giorno in cui comincia la novena, cioè l'inizio ufficiale delle celebrazioni religiose. La statua del santo viene posizionata alla sommità di un altare che con un meccanismo ad argano simulerà l'ascesa in cielo di San Placido. Prima della celebrazione dei Vespri e della messa del 20 agosto la statua si muoverà lentamente verso l'altro tra l'emozione dei devoti.
'A calata a cira (la discesa della cera) si svolge, invece, la sera della vigilia della festa, prima della celebrazione dei Vespri. Dalla chiesetta di Santa Lucia vengono portate in processione le reliquie e gli ornamenti del Santo fino alla Chiesa Madre. I fedeli accompagnano la processione portando dei ceri accesi, a volte anche di grandi dimensioni, offerti come voto. Appena giunti in chiesa i ceri vengono spenti. Nel passato, invece, i ceri, portati spenti in processione venivano accesi proprio in chiesa e illuminavano l'altare su cui veniva deposto il simulacro del Santo.
'A prucissioni (la processione) del simulacro di San Placido segue in una prima fase il percorso originario in piena solennità fino alla chiesa di Santa Lucia. Successivamente la processione viene gestita direttamente dal popolo, quasi a rivivere l'episodio del miracolo di San Placido. La processione, dunque, attraversa tutte le vie del paese e, ad ogni passaggio dalla piazza Umberto I, viene effettuata la caratteristica ballatedda i San Plà (balletto di San Placido). Il balletto viene eseguito dai portatori che reggono la statua a braccia mentre eseguono una coreografia sostenuti dalla musica della banda.
Durante la processione, in due occasioni ben precise, viene effettuata la vippita, cioè una sosta in cui ai portatori del Santo e ai partecipanti alla processione vengono offerti biscotti e bevande per dissetarsi e riprendere le forze. Quasi alla fine della processione, di fronte al monumento dedicato al Santo, la processione si arresta per assistere ai fuochi pirotecnici e prima della mezzanotte riaccompagnano il Santo in chiesa.
Ultima modifica: 2019-09-29 10:04
Fonte / Autore: Comune di Castel di Lucio
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