I festeggiamenti di San Giorgio, compatrono della città di Modica (Rg) insieme a San Pietro, si svolgono il fine settimana successivo al 23 aprile e sono caratterizzati dall'attaccamento dei cosiddetti Sangiorgiari al simulacro del santo, che viene tradizionalmente portato a spalla per le vie della città, in un clima festoso sempre crescente. I Sangiuggiari (devoti di San Giorgio), acerrimi nemici dei Sampittrari (devoti di San Pietro), portano a spalla il simulacro del venerabile per le vie della città.
La domenica pomeriggio. La festa inizia con l’uscita del simulacro salutato da raffiche di volantini e abbondanti fuochi d’artificio, subito dopo parte la processione che si snoda pare tutta la città alta e bassa. Elemento particolare è l’andatura del Santo, la statua viene fatta procedere a passo veloce con alcuni sprazzi in cui viene fatto correre, simulando il galoppo del cavallo.
Il giro del santo è intervallato da alcune soste (fimmati) per far rifocillare i portatori. Le vivande erano tradizionalmente vino e uova sode, oggi vi è ogni genere di ben di Dio. Tradizionale, fino a vent’anni fa era la sosta da donna Natalizia che per l’occasione faceva anche esplodere rumorosi mortaretti.
Il rientro in chiesa e i gira. Il rientro di San Giorgio, che avviene in tarda serata è molto suggestivo poichè il simulacro, dopo i fuochi conclusivi, rientra in chiesa e viene fatto girare più volte tra le navate (i gira) e solo quando si è stanchi viene riposto nel transetto.