Festa di Maria Regina degli Angeli a Mineo (CT). La statua della Regina degli Angeli (simulacro in alabastro donato dal Conte Ruggero nel 1072) viene rappresentata dall'artista con un corpo slanciato e composto, coperto da una veste ed un manto ondulati. Ha un sembiante giovanile, grazioso, benevole ed occhi penetranti; un volto ovale contornato da una capigliatura inanellata che le scende fluente dietro le spalle e sostiene nel braccio sinistro il bambino. Questa immagine è stata sempre in grande venerazione presso il popolo di Mineo. Prima, come si rileva da alcuni documenti antichi, che si conservano nell'archivio parrocchiale, si venerava "sub titulo conceptionis", poi con quello di Regina degli Angeli e la sua festa fu detta reale.
Fu chiamata reale perché fu voluta dal re Filippo IV nel 1643. Questo monarca, infatti, per grazia ricevuta aveva chiesto alla S. Sede che si venerasse con grande solennità e si proclamasse patrona in tutti i comuni dei suoi regni la Vergine SS. la cui immagine era in maggiore venerazione. E poiché a Mineo era in grande venerazione questa Madonna, la sua festa, quindi, fu detta reale non potendo essere proclamata patronale. La sera dell'ultimo sabato del mese di maggio la statua della Madonna viene portata a spalla e a piedi scalzi dai devoti per le vie della città, percorrendo salite molto ripide, accompagnata dalle confraternite, dalle autorità cittadine, e dai devoti che invocano in Suo nome.
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Ultima modifica: 2020-01-17 14:16
Fonte / Autore: Giglio Giuseppe
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