E' grande la devozione dei buteresi alla B.V. Maria, venerata sotto il titolo di Madre delle Grazie. Una chiesa quattrocentesca ne porta il titolo e custodisce la pregevole effigie attribuita allo scultore palermitano Vincenzo Genovese, che viene portata in processione il 2 luglio, giorno della festa.
I momenti più significativi della festa sono: il solenne novenario (23 giugno - 1 luglio), quando il popolo si rivolge alla Madonna attraverso la preghiera della "Coroncina" e partecipa alla celebrazione eucaristica, solitamente presieduta da un predicatore appositamente invitato. Con la celebrazione dei Primi Vespri, la sera della vigilia, inizia la festa vera e propria che occupa tutto il giorno 2 luglio attraverso la celebrazione delle Sante Messe, molto partecipate dai fedeli devoti, in particolare la S. Messa solenne delle ore 11; ed infine, a sera, la solenne Processione per le vie del centro storicodi Butera, che si conclude con i fuochi d'artificio e l'intronizzazione del simulacro nella nicchia sull'altare maggiore della chiesa.
La Giaculatoria che si recita a Butera nei giorni della festa è:
«O Madre delle Grazie, dolcissima signora,
da Voi chi grazie implora deluso non sarà.
Consolaste Elisabetta, consolate noi ancora,
ma vieppiù nell'ultima ora dell'estrema infermità.»
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Ultima modifica: 2022-06-20 21:35
Fonte / Autore: Calogero Giuliana
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