L'
8 Settembre Altavilla Milicia (PA) celebra la
Madonna della Milicia, patrona della città.
Il quadro della Madonna è custodito all'interno della
chiesa Madre.
La volata degli angeli, la processione dei doni, La Salita del Carro Trionfale i pellegrinaggi notturni, costituiscono i principali riti che collegati ad un insieme di manifestazioni di contorno. Un testo dialettale, la "
Nuvena a Madonna di l'Aritu" recitato in preparazione della festa della Milicia, attesterebbe che i pirati dopo aver oltraggiato il quadro, lo buttarono in mare e la sacra immagine approdò alla foce del fiume Milicia.
I milicioti la raccolsero con gioia, la posero su un carro trainato dai buoi che da soli la portarono in paese. Si constatò in seguito che i pirati avevano recato oltraggio all'icona, colpendola con una sciabola o scimitarra. Questa ipotesi troverebbe riscontro in alcuni documenti storici.
Da un documento datato 15 luglio 1636 si apprende che una nave corsara, non riuscendo ad avanzare verso Palermo, approdò sulle coste della Milicia razziandone i territori ed oltraggiando la sacra immagine lì custodita. Alla notizia dello sbarco dei pirati i palermitani, temendo un'eventuale incursione ai danni della propria città, sospesero i festeggiamenti in onore della Santuzza e accorsero in aiuto dei milicioti e cacciarono i turchi. E' in questa occasione che si affermò, tra i palermitani, la devozione alla Madonna della Milicia. I palermitani infatti, durante la solenne processione dell'otto settembre, portano a spalla con i confrati milicioti la "vara" con il quadro della Madonna e al suo rientro in chiesa la vara viene rivolta verso la città di Palermo, in segno di protezione. Più realisticamente si pensa comunque che il quadro sia arrivato ad Altavilla tramite scambi commerciali, attraverso cui giungevano in quell'epoca anche le opere d'arte. L'ipotesi più accreditata è la seguente: il marchese Francesco Maria Beccadelli di Bologna nella cappella annessa al suo palazzo ha voluto collocare un'immagine di famiglia dove erano rappresentati i due santi protettori di cui portava il nome, Maria e Francesco.
Il festino in onore della Vergine Lauretana, patrona del paese inizia venerdì 5 settembre ed ha il suo culmine con la solenne processione del simulacro della Madonna, il giorno 8, che viene portato sul carro trionfale. Il 6 settembre come consuetudine, numerosi fedeli arrivano in pellegrinaggio a piedi al Santuario diocesano per porgere l’omaggio alla Madonna. E' ancora buio. Gli altavillesi ed i pellegrini dei paesi vicini e della città di Palermo si radunano alla stazione ferroviaria, distante circa 1 Km. dal centro abitato. Molti hanno una fiaccola in mano. Preceduto dai sacerdoti e dai ministranti, il corteo dei fedeli si muove lentamente verso il Santuario, recitando il Rosario e cantando le lodi della Madonna. Suggestiva è la lunga scia di fiaccole che si snoda lungo la strada come una colata lavica. A conclusione del pellegrinaggio delle 5 del mattino celebrazione della santa Messa. Il giorno 7, vigilia della festa, alle ore 19,00 Salita del Carro Trionfale trainato dai buoi.
Di grande effetto folkloristico è l'antico carro in legno, alto circa 16 metri, che riproduce le tipologie "a candelone" dei carri trionfali ottocenteschi, che venivano realizzati a Palermo in onore di S. Rosalia. Prima della partenza (6 Settembre), i vigili del fuoco offrono una corona di fiori all'immagine della Madonna posta in cima al carro. Dopo viene celebrata una messa sul carro con i fedeli che partecipano dalla strada. Bande musicali provenienti anche dai paesi limitrofi, accompagnano il carro durante il tradizionale itinerario per le vie del paese. Il carro viene trainato da pariglie di buoi, e da numerosi bambini che si contendono un posto per "tirare" anche loro il carro, con l'ausilio di una cima. Fino al 1982 l'antico percorso era costituito dalle vie Roma e Cesare Battisti per "l'acchianata", e Loreto e Vittorio Veneto per la "scinnuta". Oggi, il carro trionfale viene trainato lungo le vie Roma e Cesare Battisti il 6 Settembre; via Loreto (incrocio via Cesare Battisti) fino a piazza S. Aldiso il 7 settembre; e da questa piazza, attraverso via Loreto fino a via Vittorio Veneto la notte dell'8 settembre a conclusione della festa.
Anche se non c'è una data certa dell'origine del carro di Altavilla, le prime costruzioni si possono risalire intorno alla fine del seicento. Inizialmente il carro doveva avere delle dimensioni ridotte e una barca a forma di scafo di nave per ricordare i vascelli dei pirati che avevano assediato il paese. Successivamente la dimensione del carro si aggirò intorno agli 16 metri tranne per il 1925 dove i costruttori furono costretti a ridurre l'altezza fino ai 12 metri circa a causa della diffussione dei cavi e delle lampade per la pubblica illuminazione.
Il giorno 8 alle ore 12,00 Condotta dei doni momento culminante e pubblico della Promessa alla Madonna, nel tardo pomeriggio ha inizio la solenne processione della Madonna. Su una caratteristica "vara" sollevata da una cinquantina di confrati, il quadro è portato per le vie del paese seguito da alcune decine di migliaia di devoti. Lungo il percorso della processione, due sono gli eventi attesi: il saluto dell'Arcivescovo ai fedeli e le singolari "volate degli angeli" momento di intensa partecipazione popolare. Una coppia di bambine, vestite da angioletti, vengono librate in aria legate con delle funi e calate sulla vara della Madonna, mentre recitano un'antica cantilena che loda la S.Vergine. Prima del rientro in chiesa, la vara della Madonna viene rivolta verso Palermo in segno di protezione e benedizione.
Non manca alla festa l'aspetto folkloristico. Il paese si trasforma in uno sfolgorio di luci e suoni. Le strade sono ricche di bazar di giocattoli, dolci, bancarelle di souvenirs, rosticcerie e tavole imbandite. La discesa notturna del carro illuminato conclude la festa. Per tutta la notte la folla dei pellegrini si dirada lentamente, con i ricordi e gli oggetti acquistati, ma soprattutto con l'animo sereno e pieno di gioia per il contatto avuto con la Madonna della Milicia
Ultima modifica: 2020-01-15 21:15
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