A
Calascibetta, in provincia di Enna, il
primo sabato di settembre si svolge la festa della
Madonna di Buonriposo,
tradizionale Sagra della salsiccia. Durante i tre giorni Cristianesimo e paganesimo si mescolano in questo evento che si svolge in occasione delle celebrazioni della Madonna di Buonriposo. Si rivivono le antiche commistioni religiose di Calascibetta, dove cristiani, arabi ed ebrei hanno vissuto e convissuto. Il Palio è una manifestazione sportivo-folcloristica che affonda le sue origini nelle antiche corse berbere.
FESTA DELLA MADONNA DEL BUONRIPOSO
La sacralità della festa della Madonna del Buonriposo si combina con l’anitichissimo Palio dei Berberi.
Era l’800 a.C. quando i coloni arabi si stabiliscono nelle vicinanze della fortezza Kalat-Shibet costruita per espugnare Enna. Queste genti berbere amavano le feste con le immancabili giostre e i pali corsi da abili cavalieri con stupendi cavali tra percorsi alternati da boschi, ruscelli, salite e pianure per giungere all’attuale “chianu a cursa”, dove oggi rivive la corsa berbera.
Con la cacciata degli infedeli, la festa pagana, ormai radicata, cominciò ad indossare panni cristiani.
Verso la fine del secolo scorso, nelle miniere, proprio sotto il pianoro della festa, venne ritrovata una roccia con le fattezze della Madonna. Sorse immediatamente una diatriba tra chi voleva la roccia in paese e i minatori che viceversa volevano tenersela. A risolvere la questione intervenne il miracolo: la Madonnina diventò pesantissima e i furbi minatori, dopo essersi riposati, non poterono più riprendere il cammino verso il paese.
Proprio lì venne costruito l’odierno santuario, dove ogni primi sabato, domenica e lunedì di settembre, si onora.
Spesso i contadini macellavano sul posto le bestie arrostendone la sera le carni succulente. Deriva proprio da quell’usanza la “Sagra della salsiccia” che si svolge a partire dalla giornata di sabato che, con “l’antinna”(albero della cuccagna) e la rottura delle “pignateddi” (rottura delle pignatte) completano la festa di Buonriposo.
Ultima modifica: 2020-08-04 19:01
Fonte / Autore: Sito Comune di Calascibetta
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