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A Caltabellotta Festa di Ringraziamento in onore del “SS. CROCIFISSO DIO VIVO” e “MARIA SS.dei Miracoli”, in ricordo del miracolo della pioggia del 27 marzo 1957. La Festa, che si ripete ogni anno tra la fine di marzo e i primi giorni del mese di aprile, è detta anche “Festa di li fimmini”.
La Madonna dei Miracoli di Caltabellotta è stata definita la Madonna dell'acqua, e ancora oggi nei periodi di siccità viene in procesione di penitenza. Nel 1956 si ebbe un'annata di gran siccità che si protrasse fino al marzo del 1957, tanto grave era la situazione agricola e non solo, che i cittadini decisero di portare i simulacri di Maria Santissima, e del Santissimo Dio Vivo, in contrada "GIUBBU", che una vecchia signora aveva sognato.È così che in quel lontano 1957 successe, quello che per tutti fu un miracolo,
I cittadini portarono fuori il Dio Vivo dalla chiesetta dei Cappuccini, intanto dalla chiesa di Sant'Agostino era partito il simulacro, e tutta la gente piangendo gridava: "l'acqua e lu pani vulemu"! Uno dei tanti sacerdoti, incredulo, affermava che l'acqua sarebbe caduta dai recipienti. Letteralmente: "ora l'acqua vi la duna cu lu bummulu"! Nonostante ciò il popolo portò, penitente, i simulacri verso la contrada Giubbu, ad ovest della cittadina, dove le "vare", sgabelli sui quali tutt'oggi sono poste le statue dei Santi, furono sistemate in modo da guardare verso le campagne, posate sull'orlo del precipizio. Il popolo pregava e invocava, fedele e sicuro che i loro protettori li avrebbero accontentati facendo piovere. Ecco che in lontananza apparve una nuvola, in direzione del mare verso San Calogero, che man mano si avvicinava al paese andava ingrossandosi fino a coprire il cielo, a quel punto dopo tanto pregare iniziò a piovere in maniera leggera per tutta la proessione sulla strada del rientro verso le chiese. Appena furono entrati i simulacri la pioggia aumentò, saziando tutte le campagne assetate. Da quel giorno ogni anno, per ringraziare e per ricordare quell'evento, un comitato composto da sole donne, si adopera per organizzare una festa di ringraziamento, che vuole ricordare il miracolo della pioggia. In questi 50 anni i caltabellottesi hanno dimostrato una sempre più crescente fede verso il "Dio Vivo" e la Madonna, e per questo la festa è denominata proprio "Festa del Ringraziamento", per continuare a ricordare e ringraziare ogni anno i loro protettori. La Festa che si svolge annualmente nello stesso periodo si svolge, è detta anche “festa di li fimmini”, poichè un comitato composto da sole donne organizza l’uscita dei simulacri da portare in processione, sono infatti le donne ad occuparsi della riuscita della festa grazie anche all’appoggio della comunità che segue la processione.
E’ immensa la fede che lega i caltabellottesi alla Madonna dei Miracoli, il medesimo simulacro viene portato in processione anche l’ultima domenica di luglio in quella che è la festa più sentita ed importante per Caltabellotta, la Madonna richiama a sé tanti fedeli e tutti gli emigrati che per lavoro sono stati costretti ad andare via.
La fede ha spinto numerosi fedeli a donare per grazia ricevuta il proprio oro alla Madonna dei Miracoli, e infatti la spettacolarità del simulacro è anche questa. Stupiti i turisti che ogni anno si trovano a soggiornare in questo periodo, molti sono qui per caso, altri perché ormai non vogliono perdersi l'appuntamento con Maria S.S dei Miracoli e il S.S. Crocifisso perchè “La fede è conoscenza del cuore e può oltrepassare il potere della dimostrazione”.
Foto autore Accursio Castrogiovanni (tratta dal sito www.caltabellotta.net)
Ultima modifica: 2018-09-20 19:00
Fonte / Autore: www.caltabellotta.net
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