Realizzato all'interno della ex Chiesa Madre, il Museo, soprattutto nei confronti dei giovani e di chi non può essere a conoscenza di quei fatti tragici che cambiarono la vita a migliaia di persone colpite dal terremoto del 15 gennaio 1968, mira a far riflettere sul valore della memoria, una memoria formativa che ci aiuta a capire come eravamo e come siamo. Al suo interno diversi fotogrammi, citazioni letterarie ed opere pittoriche guidano il visitatore in un’affascinante scoperta dei paesi della Valle del Belice: Gibellina, Montevago, Salaparuta, Poggioreale, Santa Margherita Belice, Santa Ninfa, Sambuca di Sicilia e Vita, prima e dopo quella tragica notte del terremoto. Dalle immagini di quei luoghi di straordinaria bellezza, che in pochi secondi furono distrutti e rovinati dalla forza della natura, si evidenzia la fragilità delle cose umane, si racconta il dolore, l’emergenza, la solidarietà, la rabbia, ma anche la protesta di chi vuole con forza una rinascita ed un futuro. Lo spazio espositivo ospita un materiale fotografico vario, proveniente in gran parte da archivi e collezioni private. All’interno è possibile visionare, oltre alla produzione di fotografie, anche immagini video-audio, raccolte di quotidiani, riviste dell’epoca ed album di foto. Completa la visita una sala multimediale, in cui vengono proiettati dei video, attraverso i quali si racconta la storia della Valle del Belice e dei suoi paesi prima e dopo il 1968, fino ai nostri giorni.
Orari apertura:
lunedì - giovedì ore 9.00 - 14.00 e 15.30 - 18.30
martedì, mercoledì e venerdì ore 9.00 - 14.00
sabato, domenica e festivi ore 9.30 - 13.00 e 15.30 - 18.30
Fonte / Autore: www.comune.santamargheritadibelice.ag.it
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