Il Museo del Risorgimento "Vittorio Emanuele Orlando" è situato nei locali dell'ex Convento di S. Domenico, vi si conservano quadri, ritratti, stampe, medaglie e sculture relative all'impresa garibaldina del 1860. Ai locali ampi, luminosi, sobriamente decorati, si accede dalla Piazza S. Domenico, che si slarga dinanzi al Tempio omonimo, Panteon dei grandi Siciliani, sotto le cui volte si adunò, il 25 Marzo 1848, il libero Parlamento siciliano e che fiancheggio quasi simbolicamente questo tempio della scienza e del culto delle patrie memorie. Un gioiello dell'insigne complesso monumentale è il Chiostro. Fiancheggiano il chiostro, sul lato di ponente, la Sala Pitrè adibita a biblioteca e sala di lettura; il Museo del Risorgimento, intotolato a Vittorio Emanuele Orlando sul lato di tramontana; la Sala Crispi, che conserva ritratti e cimeli del grande Statista, a levante.
Durante la grande guerra del 1915-18, a cura di Alfonso Sansone, presidente della Società del tempo, fu raccolto il materiale che costituì il Museo inaugurato il 1918. Questa prima raccolta, pressoché informe, dalla segreteria generale venne una prima volta rimaneggiata, con eliminazioni, con nuovi apporti e con razionale sistemazione, nel 1932, quando si dovette procedere a urgenti riparazioni al pavimento del salone soprastente. Lo stato attuale presenta un nuovo ordinamento che è stato imposto dai gravi danni arrecati dall'ultima guerra sia al locale che al materiale. Questo, recuperato e accortamente restaurato, è stato disposto, a cura della segreteria generale della Società,ne grande salone in modo da presentare, aggruppati secondo le varie fasi della rivoluzione risorgimentale siciliana, e cioè 1820 e 1821, 1836-1837, 1848-1849, i ricordi storici che la riguardano, ai quali fanno seguito rari cimeli e documenti della spedizione garibaldina. Vi sono armi di varie epoche, notevoli le spade artistiche donate a Garibaldi, la bandiera che sventolò sul Lombardo durante il viaggio dei Mille, cimeli, uniformi garibaldine e della Guardia Nazionale, busti in marmo e bronzo dovuti allo scalpello dei maggiori scultori dell'ottocento e del primo novecento: B. Civiletti, B. Delisi, E. Ximenes, A.Ugo, ritratti ad olio tra i quali di sommo pregio artistico quello del Marchese di Rudinì del Boldini, stampe clandestine, documenti preziosi dell'attività parlamentare e giornalistica della rivoluzionenel 48-49, la lettera di rinunzia da parte di Alberto Amedeo di Savoia, al trono di Sicilia, ecc. La Sala dedicata a Francesco Crispi, sulla parte orientale del chiostro, è riservata ai ricordi di quel grande Siciliano donati in parte dalla Figlia Principessa di Linguaglossa. Vi è il suo scanno parlamentare, il tavolo di lavoro, suoi busti e ritratti, fotografie con dedica autografa di Garibaldi, di Verdi, di Carducci, di Pilo, di Mazzini, di Gustavo Modena, di Mameli, della Famiglia Cairoli, di Bismark, di di Gladstone.
Orari di apertura:
dal lunedì al venerdì ore 10.00- 12.00
Info e prenotazioni: tel. 091.582774
Fonte / Autore: www.storiapatria.it
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