Gran Conte Ruggero il Normanno espugnò Partanna nel 1076 e ivi fece costruire l'edificio più insigne e solenne che oggi si vanta il paese:
il Castello. Situato in posizione strategica sulla collina, esso fu emblema di supremazia all'interno e di potenza all'esterno. In passato fu l'abitazione dei principi Grifeo e oggi è da considerarsi una delle fortezze meglio conservate della Sicilia Occidentale. Sul portale principale del cortile si può ancora ammirare lo stemma dei Grifeo, opera di Francesco Laurana (1420-1503), che qui soggiornò nel 1468. L'aspetto più encomiabile del lato Nord è sicuramente il portale bugnato di ispirazione manieristica, commissionato dal principe Domenico Grifeo per fare da fondale al nascente corso. All'interno delle sue sale molto suggestive da ammirare sono gli affreschi che decorano le pareti.
Il Museo è diviso in varie sezioni, da quella archeologica a quella etno-antropologica e storico-artistica.
Di grande attrazione il piano seminterrato, dove si trovavano le antiche cantine, e il piano sotterraneo, luogo altamente suggestivo, utilizzato un tempo per la conservazione del ghiaccio”. Nelle sale del Castello, numerosi reperti archeologi risalenti al periodo del tardo- neolitico rinvenuti in contrada “Stretto”, nel corso di alcune campagne di scavi autorizzate dalla Soprintendenza ai BeniCulturali. Inoltre, sei tele provenienti dalla parrocchia San Nicolò di Tolentino collocate nella “Sala delle armi” o "Sala del Trono" del maniero. Fra queste opere d'arte spicca la pala di altare della "Madonna del Rosario" dipinta da Simon di Wobreck nel 1585: raffigura la Madonna tra i santi Domenico e Caterina; intorno ai soggetti centrali, 15 formelle che raffigurano i Misteri del Rosario; fu commissionata da Eleonora Grifeo e Blasco Sala. L'opera è stata riportata a Partanna dopo quasi un secolo. Nel 1910, infatti, il dipinto fu sfregiato da un sacrista che aveva avuto una disputa con il parroco della chiesa partannese intitolata a San Francesco d'Assisi, tempio dove era custodita l'opera stessa. La Pala fu trasferita a Palermo e rimase a lungo conservata nei sotterranei di Palazzo Abatellis. Nel 2004 il restauro, dopo la riscoperta da parte dell'assessore De Gennaro. Dopo la sistemazione, che non ha potuto rimediare a tutto il danno dello sfregio, l'opera è tornata a Partanna per l'inaugurazione di Castello Grifeo nel dicembre 2007. Da quel momento il dipinto è in mostra nell'ampio salone principale della fortezza partannese, ammirato dai tanti visitatori che sono giunti nella cittadina della Valle del Belice.
Orario visite:
tutti i giorni, domeniche incluse
dal 1° ottobre al 30 aprile: ore 9.30 - 12.30 e 15.30 - 18.30
dal 1° maggio al 30 settembre: ore 9.30 - 12.30 e 16.30 - 19.30
Infoline: tel. 0924.923571
Fonte / Autore: www.archeosicilia.it
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