Fu istituito quale archivio provinciale in esecuzione del regio decreto 1° agosto 1843, che estendeva ai Domini al di là del Faro l’istituzione degli archivi provinciali, alle dirette dipendenze della segreteria dell’intendente. Ma la situazione politica del tempo ne ritardò l’attuazione, sicché esso, primo fra gli archivi provinciali in Sicilia, fu inaugurato soltanto il 12 gennaio 1854, anniversario della nascita del re Ferdinando II. In materia sopraggiunsero più tardi la legge 20 marzo 1865, e, l’anno dopo, il regio decreto 21 gennaio 1866; in forza dei quali l’archivio di Catania fu affidato all’amministrazione provinciale, al pari di tutti gli altri esistenti nell’Italia meridionale. Durante il fascismo la sua denominazione subì una lieve modifica: divenne quella di archivio provinciale di Stato; ciò in virtù del regio decreto 22 settembre 1932, che inquadrava nei ruoli statali il personale degli archivi delle province napoletane e siciliane; e tale rimase fino al 1940, quando divenne sezione di archivio di Stato, in esecuzione della legge 22 dicembre 1939. Con l’entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica 30 settembre 1963, la denominazione divenne "
Archivio di Stato". La sua prima sede fu il palazzo Boccadifuoco alla Marina, da dove, nel 1868, fu trasferito nell'ex convento dei padri domenicani sotto il titolo di Santa Caterina da Siena al Rosario, ubicato in via Vittorio Emanuele 156, sua sede attuale.
L'archivio offre la possibilità di consultare i documenti archivistici in una sala studio. L'Istituto è dotato di una Biblioteca, con specializzazione precipua in storia siciliana (e più in particolare catanese) nonché nelle materie di carattere archivistico, paleografico, diplomatico e giuridico. La biblioteca consta, a tutt'oggi, di circa 15250 volumi, 430 testate, per complessive 3700 annate circa. Esiste anche una piccola sezione di compact-disc e videocassette, composta di circa 200 unità, frutto soprattutto di dono da parte di altri Istituti, che va incrementandosi di anno in anno.
La sede dell'Istituto - Ex Convento di Santa Caterina al Rosario
Il Convento e la sua Storia - Costruito per volere di donna Margherita Arcangelo, alla fine del '600, fu destinato, nel 1610, ai Padri Domenicani. L’uso di appellare comunemente il Convento e la Chiesa Santa Caterina al Rosario ebbe la sua origine dalla concessione, nel 1643, del convento alla Congregazione di Santa Maria del Rosario. Il terremoto del 1693 distrusse interamente il convento, ricostruito in seguito dai padri domenicani. I lavori proseguirono fino alla prima metà dell’Ottocento. Dopo la soppressione delle Istituzioni religiose in tutto il Regno, il convento fu proposto per varie destinazione, fino a quando, nel 1868, venne destinato ad ospitare l’Archivio di Stato, allora denominato Archivio provinciale di Stato.
Orari visite:
da lunedì a venerdì ore 08.00 - 19.00
sabato ore 08.00 - 13.00
Infoline: tel. 095.7159860
Fonte / Autore: www.archivi.beniculturali.it
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