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Il tempio greco di Ercole fu edificato nel IV sec. a.C. su un gradone roccioso prospiciente l’abitato. Per valenza storico-artistica ed architettonica esso è sicuramente uno dei monumenti aluntini più importanti in quanto, essendo l’unico ben conservato della provincia di Messina, rappresenta una grande testimonianza dell’età classica nel messinese. Utilizzato molto probabilmente per attività sportive collegate al culto di Ercole, era in stile dorico, a pianta rettangolare, con pronao sul fronte, stuttura “in antis” e con muri laterali terminanti in due ante tra le quali si innalzavano due colonne. La sua costruzione, con struttura isodoma, è in conci rettangolari di pietra tufacea, un particolare tipo di travertino spugnoso estratto, probabilmente, da una cava presente nella valle del Rosmarino. All’inizio del 1600 il portale fu arricchito di fregi e decorazioni marmoree di gusto barocco, ma nei secoli successivi la chiesa subì gravi danni, raggiungendo il totale abbandono nel XIX secolo quando vennero prelevati molti blocchi per essere utilizzati in altre costruzioni. Oggi esiste la sola cella, zona sacra riservata ai sacerdoti, (posizionata originariamente all’interno di una vasta area sacrificale) e trasformata dai normanni in chiesa cristiana dedicata a San Marco Evangelista, che mantenne il ruolo di Matrice fino al secolo XVI. Il restauro del 1969 ha permesso a questo antico tempio dorico di continuare a vivere sfidando i secoli.
Fonte / Autore: www.comune.sanmarcodalunzio.me.it
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