Tra le antiche costruzioni abitative è sicuramente la più interessante, sotto ogni punto do vista, specialmente dal punto di vista dello stato di conservazione. Dall'incisione sul portale d'ingresso, si evince che fu costruito nel 1501. Ad opera di Antonio Noceto, nipote del famoso Botanico Gerardo Noceto. La fusione tra diversi stili del tempo fa sì che l'edificio sia tra i più interessanti della Sicilia del suo tipo. Il decoro realizzato secondo i dettami dello stile gotico - catalano, con ormai tendenze rinascimentali, fa sì che la costruzione si appropri di tutti questi meritati apprezzamenti. Il nome del palazzo "Steripinto" ha origini sicuramente dalla fusione di due parole "hosterium", che indica un palazzo fortificato e "pictum" che significa dipinto che nel caso del palazzo steripinto forse indica il particolare decoro tipico di questa costruzione. Il palazzo steripinto si presenta come se fosse una costruzione costituita da unico blocco, dando al primo impatto l'impressione di una grande e inespugnabile fortezza. Ermetica imponenza che si estende sino all'altezza del piano, che ospitava i nobili, l'intera struttura, infatti, presenta una serie di bugne in pietra con forma piramidale con il vertice rivolto verso l'esterno. Le bugne si trovano ordinate ed allineate, per tutta la superficie dell'intera struttura, interrotte soltanto al piano che ospitava i nobili da tre bifore gotiche, che presentano l'effige della famiglia nobile dei noceto riportando sulle colonnine delle bifore l'immagine di un albero di "Noce", confuso in passato con una palma, simbolo della famiglia "Tagliavia". Il portale principale si trova allineato con la bifora centrale, si presenta con archi bilobati e stipiti profondamente scanalati, ancora la facciata principale presenta sui lati del portale, due piccole finestre rettangolari poste quasi sul finire del perimetro frontale. Subito sull'estremità del portale si trova lo stemma nobiliare della famiglia che per ultima possedette l'edificio, si tratta dello stemma nobiliare della famiglia "Lucchesi Palli". A spezzare l'imponenza e quel senso d'impenetrabilità dato dal tipo di costruzione dalla bugne a forma piramidale con il vertice rivolto verso l'esterno concorrono due colonnine realizzate in marmo inserite in due angoli della struttura stessa. Di questi due inserimenti architettonici, si pensa siano stati apposti in un secondo tempo, forse dopo esser stati recuperati da edifici demoliti. Nota dolente dello stato di conservazione, della struttura del palazzo steripinto, tocca il suo aspetto interno che non si presenta di importante rilevanza architettonica, dovuto ad interventi che ne hanno modificato la struttura nel tempo.
Fonte / Autore: www.comune.sciacca.ag.it
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