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La torre inizialmente fu pensata per la difesa contro gli attacchi pirateschi. Nel 1727 una ristrutturazione ne stravolse completamente la funzione trasformandola in dimora principesca: venne costruita una grande scalinata con scenografiche balaustre sopra le quali sono presenti acroteri che collega il Castello alla sede stradale posta su un diverso livello. I lavori furono completati nel 1730. A partire dal 1812, quando la funzione difensiva era ormai inutile, i saloni della dimora furono allargati e decorati, vennero inoltre aperte nuove finestre e costruiti balconi.
La costruzione è comunemente attribuita a Pietro Speciale, Pretore di Palermo, al quale si deve la costruzione dell'omonimo palazzo ora denominato Raffadali in Piazzetta Speciale. La trasformazione in residenza, quasi una villa, sul modello di quelle che sorgevano contemporaneamente a Bagheria, con la costruzione della scalinata e la eliminazione degli elementi militareschi, si deve a Luigi Giardina e Massa Grimaldi, Marchese di Santa Ninfa, figlio di Elisabetta del Castrone, insignito del titolo di Principe di Ficarazzi nel 1736 da Carlo III di Borbone, divenuto imperatore con il titolo di Filippo V di Spagna. Il Castello dopo la sua morte pervenne al figlio Diego e, estinto il ramo principale della famiglia, ai suoi discendenti Giardina Naselli e Giardina Cannizzaro, finché negli anni '30 fu acquistata dal cav. Macchiarella che alla morte lo donò alle Suore Teatine.
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