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Il Santuario della Madonna della Lavina, chiesa rurale edificata nel XVI secolo, seguito al crollo dell'antico convento delle Suore Benedettine, che in tale occasione si trasferiscono al Convento annesso alla Batìa. La tradizione racconta del ritrovamento di un quadro della Madonna, sotto le macerie e il fango tra le acque del piccolo torrente detto "u lavinaru" nei pressi del quale sgorga acqua fresca ed insiste un bevaio e un lavatoio in pietra. In seguito al ritrovamento del quadro, grazie ad una mula che vi si fermò e si inginocchiò sopra per avvertirne il padrone, il quadro fu raccolto e trasportato al seguito di tuttala popolazionenella chiesa della Batìa in cui ad oggi si può ammirare sulla parete di destra. La Chiesetta rurale, con sfondo il costone roccioso di arenaria, oggi, dopo gli ultimi restauri, si può apprezzare nella sua antica struttura con paramento di pietra a faccia vista, l'interno decorato in modo eclettico, conserva una copia del quadro origimale e sulle pareti laterali alcuni dipinti contemporanei raffiguranti i misteri mariani, realizzati da artisti di chiara fama. All'esterno oltre ad un bel giardino è stata creata una platea per assistere alle celebrazioni liturgiche dinanzi all'altare in pietra.
Fonte / Autore: www.comune.cerami.en.it
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