La Chiesa Madre, ricostruita tra il 1934 e il 1935 sulla preesistente cattedrale, è intitolata a san Nicola di Bari. Architettonicamente presenta una commistione di stili: dal romanico al gotico, dall’arabo al normanno. Della cinquecentesca chiesa originaria sono stati rimontati il portale laterale e l’arcata del coro, oltre agli altari e al pulpito in noce intarsiato, risalenti però al XVIII secolo.
L’ingresso principale, con arco a sesto acuto, è laterale rispetto alla piazza e prospetta su uno straordinario belvedere dal quale si può ammirare l’imponente mole dell’Etna, che domina il golfo di Naxos. Il campanile, posto sul lato destro e arretrato rispetto alla facciata, presenta delle belle bifore e un’interessante lapide del X secolo in greco – bizantino. L’impianto è ad una sola navata, culminante con un’abside circolare. All’interno sono custodite due statue settecentesche: la Maddalena e la Madonna del Rosario, mentre nella sagrestia, oltre a pregevoli paramenti sacri, si conservano alcune tele di notevole valore: “una Madonna in trono con Bambino tra i santi Rocco e Michele” della seconda metà del Cinquecento, uno “Sposalizio della Madonna e di san Giuseppe” del XVI secolo e un “san Michele” del Settecento.
Fonte / Autore: www.comunedicastelmola.it
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