Il Duomo di S. Isidoro Agricola rappresenta il monumento più insigne della Città. La sua costruzione ebbe inizio nel XVIII secolo nei pressi di una precedente chiesa dedicata a S. Agata e S. Isidoro, fu aperto al culto nel 1818 e per il corso di tutto l'Ottocento fu soggetto a numerose modifiche. Il progettista iniziale fu infatti il napoletano Pietro Valente, ma solo nel 1845 ebbero inizio i lavori per il completamento del prospetto frontale ad opera dell'Ing. Carlo Sada, di stanza a Catania per il progetto del Teatro Massimo Bellini. All'interno del tempio è conservata la statua del patrono della città.
La chiesa, magnifica opera neo-classica, si presenta maestosa con le sue torri campanarie esterne di stile vagamente goticheggiante, mentre all'interno le bellissime colonne, i capitelli e quant'altro di arte si può notare sono di inconfondibile stile toscano-jonico; la pianta è a forma di croce latina a tre navate. All'interno del duomo sono custodite preziose tele tra le quali una raffigurante la Vergine e i santi, opera del pittore acese Pietro Paolo Vasta, e "Il martirio di S. Agata" dei fratelli Vaccaro datata 1849. Dietro l'abside, scavi archeologici testimoniano l'esistenza di una cripta un tempo annessa all'antica chiesa di S. Agata e S. Isidoro.
Fonte / Autore: Pro loco comune di Giarre
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