La chiesa San Giorgio Megalomartire, costruita nel 1493 ed ampliata successivamente nel 1564, fu la prima sede della parrocchia fino alla costruzione della chiesa di San Demetrio Megalomartire nel 1589. Accanto ad essa, il Servo di Dio Padre Giorgio Guzzetta fece sorgere nel 1716 l’Oratorio (Ritiro) per i sacerdoti celibi di rito greco i quali nel 1759 arricchirono la chiesa di decorazioni e di pitture. L’Oratorio funzionò fino alla soppressione del 1866; l’ultimo sacerdote, morto nel 1900, fu Papàs Filippo Guzzetta.
L’edificio è costituito da un’unica navata, con volta a botte, nella quale troneggia un affresco di San Giorgio in gloria, opera settecentesca di Cristodoro. La navata è chiusa dall'abside, rivolto stranamente ad ovest, ed il catino absidale accoglie una pittura, a falso mosaico, che rappresenta il Cristo Pantocrator. Nella chiesa sono custodite due pregevoli tele di stile neoclassico, una, di autore anonimo, raffigurante la Crocifissione, l’altra, del Patania, raffigurante San Filippo Neri in preghiera. Sottostanti ai due dipinti, due epigrafi, datate 1669, ricordano la liberalità delle famiglie Guidera e Schirò che, probabilmente, furono i committenti delle due opere pittoriche. Nella chiesa si conserva anche un affresco di Pietro Antonio Novelli, padre del più celebre pittore Pietro Novelli, raffigurante Sant'Antonio Abate; tale affresco sino all’inizio del XX secolo si trovava nella omonima chiesa. Inoltre, assai pregevole è il gruppo scultoreo di San Giorgio, titolare della chiesa, opera del Bagnasco, al quale si ispira la raffigurazione in argento della fibula del costume femminile albanese, brezi.
Altre opere interne all’edificio sono un mosaico di fattura recente, realizzato da G. Cuccia nel 1983, che raffigura San Giovanni il Precursore, un dipinto del XXVII secolo, attribuito al Novelli e raffigurante San Giorgio in prigione, e numerose preziose icone di autori contempo-ranei. La chiesa, alla quale si accede da una scalinata, è fornita di iconostasi. Tra il 1956 e il 1957 è stato costruito il campanile; successivamente sono state realizzate importanti opere strutturali e di abbellimento all’esterno e all’interno della chiesa, della sagrestia e della canonica.
Fonte / Autore: www.eparchiapiana.it
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