S. Calogero al “pizzo”. Sul monte finocchiara, a quota 967 metri sul livello del mare, sorge la piccola Chiesa di S.Calogero. Un gioiello collocato sulla montagna, da dove si può ammirare un bellissimo panorama: da una parte la valle del magazzolo e dall’altra una catena di montagne che culminano con il monte cammarata. Raggiungibile attraverso una strada nel bosco del demanio della forestale. E’ una piccola chiesa, rifatta negli anni 90, con un campanile che si innalza e si perde nell’azzurro del cielo. All’interno un arco chiude il presbiterio, dove si trova un busto di bronzo di S.Calogero, nell'abside della cappella si trova l’altare in marmo con un artistico bassorilievo , che rappresenta S.Calogero che guarda la montagna. Entrambi di Lorenzo Reina, scultore stefanese. Nelle cappelle laterali due tele di Francesco Sarullo: S.Calogero che abbraccia il cervo colpito dal cacciatore e S.Calogero in preghiera. Le notizie della chiesa si perdono nel tempo. E’ certo che sul pizzo c' è sempre stata una piccola cappella dedicata al santo. I documenti, che si conservano nell’archivio della Parrocchia, fanno risalire la sua fondazione nel giugno del 1594.
San Calogero
Molta è la devozione a S.Calogero non solo degli stefanesi, ma di tutti gli abitanti dei paesi vicini. Durante l’anno tantissimi si recano al pizzo di S.Calogero in pellegrinaggio. La festa si celebra il 17 e 18 giugno. La sera del 17 si porta al pizzo la statua di S.Calogero dove, nella notte si celebra una veglia di preghiera che si conclude con l’agape fraterna con tutti coloro che si sono recati al pizzo. La mattina del 18 arrivano tanti pellegrini dai paesi vicini che vengono accolti dal comitato. Con la celebrazione della S.Messa e la benedizione del pane si conclude la festa al pizzo e ci si prepara al ritorno in paese.
Fonte / Autore: www.chiesamadresantostefanoquisquina.it
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