Feste e sagre in Sicilia

Chiesa di S.Filippo e Giacomo

Via Garibaldi - Sant'Angelo di Brolo (ME)

La Chiesa di S.Filippo e Giacomo, ricca di sculture e di dipinti, rappresenta uno dei più bei monumenti del patrimonio artistico di Sant'Angelo. Oggi è chiusa al culto e aspetta di essere restaurata per tornare al suo antico splendore. Di stile seicentesco (all'esterno sulle torre campanaria porta la data del 1651), fu costruita (o meglio ricostruita) verosimilmente ad iniziativa di Don Filippo Amato Angotta, Principe di Galati e duca di Asti, che a Sant'Angelo aveva avuto i natali.
 
Il tempio disposto a croce latina, a tre navate, ha una facciata baroccheggiante, ravvivata da figure, animali e grandi cornicioni. Il sagrato è selciato con pietra policroma, cavata dalla locale contrada Vetriolo. All'interno , superata un'antiporta dorata del 1500, colonne monolitiche, con capitelli di vario. L'abside della navata laterale sinistra racchiude l'altare del sacramento, in marmo policromo ad intarsi, sormontato da un dipinto su tavole, di epoca seicentesca e di notevole valore artistico che raffigura la Pentecoste. Nell'abside della navata laterale destra si trova un simulacro processionale della Madonna del Carmelo, che risale al 1700, e un quadro del Martirio di S.Sebastiano. In una vetrinetta è custodito un bellissimo Ecce Homo in alabastro, proveniente da Monastero basiliano. Nell'abside della navata centrale, quattro oli di formato ridotto, tutti della seconda metà del sec.XVII, raffigurano La Visitazione, La Sacra Famiglia, La Trinità e L'Adorazione dei Magi. Sull'altare maggiore troneggia un gruppo liggneo dorato che risale al 1600, la Madonna che appare a S.Simone . Il gruppo, opera di un abile scultore siciliano, rivela alte qualità stilistiche ed espressive, specie nella riproduzione ritrattistica della vergine e del santo. Dietro l'altare si nota il maestoso organo del 1700. della stessa età è il pergamo, addossato alla penultima colonna di destra, eseguito dalla stessa bottega di intagliatori cui si deve il pulpito della chiesa di S.Francesco. Alla parete destra del transetto un dipinto , di ignoto del sec. XVIII, raffigura i SS.Filippo e Giacomo, titolari della chiesa, mentre sulla parete sinistra è affrescato il Martirio di S.Stefano, databile intorno alla fine del sec. XVI. La cappella che si apre nella navata destra ospita il gruppo marmoreo dell'Annunciazione, di scuola gaginiana, sensibile ai richiami del manierismo fiorentino del tardo Cinquesento, le statuette in legno di S.Papino e di S.Rosalia, entrambe del sec. XVII, nonchè il quadro di S.Cosma e Damiano, attribuibile al pittore Giuseppe Tommasi, che raffigura i due santi medici in atto di curare un ammalato.Vi spiccano inoltre due sontuosi monumenti funebri di marmo con fregi policromi della famiglia Amato, contenentile spoglie , l'uno di Tommaso, Bernardo e Geronimo(1593), e l'altro, quelle di Gregorio(1612). Alla parete della terza arcata della navata destra pende il dipinto di Joseph La Greca(1689), che raffigura la Lapidazione di S.Stefano. Tra i persecutori è visibile S.Paolo, che tiene le vesti tolte al martire. La chiesa è arricchita da un fercolo barocco con colonne a tortiglione e baldacchino e da una splendida coppia di consoles barocche in legno scolpito e dorato. 

Fonte / Autore: www.netgov.it/santangelodibrolo/


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