ll visitatore che entra nella Chiesa de Carmine Maggiore, ammira un costruzione fatta dal 1627 al 1693, realizzata su una prima cappella piccola cappella dedicata alla Pietà è del XIII secolo. La cappella è ancora esistente; il visitatore, oggi, può ammirare i ruderi a fianco destro dell’altare maggiore della chiesa attuale. Nel 1243/44, a ridosso della primitiva cappella fu costruita la seconda chiesa, che nel 1626 fu demolita per costruirvi l’attuale, disegnata dall’Architetto Palermitano Mariano Smeriglio. Le linee dell' antico convento sono un po’ sparite, possiamo ammirare qualcosa nel Chiostro cinquecentesco con colonne in marmo e capitelli ionici. A testimonianza del convento cinquecentesco, nel chiostro è collocato un portale in marmo con una scritta sopra l’architrave datata 1582. A ridosso della costruzione cinquecentesca, i frati nel 1938 costruirono il loro terzo convento. Sullo sfondo un alto rilievo lavorato a stucco riproduce su una raggiera di luce l'Agnello di Dio ritto e vittorioso sul libro sacro. In basso è collocato lì coro monastico In noce scolpito del 1703. Dietro l'altare una lastre marmorea chiude la sottostante cripta usata come sepoltura del frati. Alle pareti sono appesi due lavori del De Vigilia (1490), lo stesso autore del quadro della Madonna del Carmelo. La Cupola fu Costruita nel 1680, essa si Innalza su tre ordini: tamburo, volta e lanternino.
La parte esterna è cosi ricca e singolare da renderla unica non solo a Palermo, ma in tutta la Sicilia. Si sviluppano quattro coppie di colonne scanalate di pietra dal capitelli dorici intramezzati da quattro grandi cariatidi, quattro uomini goffi e muscolosi in atto di reggere la cupola. Le quattro finestre sono ornate di putti, vasi e fiori in stucco. La cupola, poi, tutta convessa è rivestita da maioliche smaltate e colorite di verde e nero. Essa è divisa in quattro sezioni e ogni spicchio mette in evidenza lo stemma carmelitano, in atto è sormontata da un cupolino, la palla e la croce.
Fonte / Autore: carminemaggiorepa.blogspot.com
CONDIVIDI SU FacebookTwitterGoogle+