Il Castello, eretto nel periodo normanno arroccato su un ripido sperone roccioso opera della famiglia Chiaramonte è senz'altro uno dei manieri feudali più importanti, suggestivi e meglio conservati dell'isola, oltre ad essere il più grande. Le vicende che lo hanno visto protagonista, a partire dal 1094, costituiscono un'intensa pagina di storia siciliana. Fu infatti rifugio di Matteo Bonello e dei congiurati della rivolta dei baroni del 1160-61, confiscato dalla Corona, ampliato nel 1300 da Manfredi I Chiaramonte, ulteriormente fortificato alla fine del secolo da Giaimo de Prades che fece edificare la Torre del Dammuso a metà del prospetto sud e, infine, trasformato in palazzo dagli Amato nel XVIII sec.
Al suo interno si distinguono, tra gli altri, i locali delle scuderie, la sala del teatro, i vari corpi di guardia, la cappella, la torre mastra, le stanze della servitù, le prigioni con le pareti piene di graffiti lasciati dai detenuti, la Sala della Congiura e la notevole Sala delle Armi arricchita da possenti armature. Dal terrazzo occidentale, a strapiombo sulla vallata, si gode un superbo panorama che comprende la Diga Rosamarina e si estende fino alla Rocca Busambra.
Informazioni e visite guidate:
Associazione Culturale Sicilia e dintorni
infoline: tel. 091.8121312 - 091.8149744 - cell. 339.372 18 11 - Fax 091.8121157
Per maggiori informazioni: www.siciliaedintorni.it
Biglietteria del Castello: tel. 091.8149252
Ufficio Turismo: tel. 091.8103207
Fonte / Autore: Sito Comune di Caccamo
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