Feste e sagre in Sicilia

Museo Civico di Bisacquino

Via Orsini - Bisacquino (PA)

Il Museo Civico di Bisacquino sarà realizzato nell’ex Convento dei Frati Cappuccini, edificato nel 1633, un tempo annesso alla Chiesa dei SS. Anna e Gioacchino. Nel 1869 il convento viene ceduto al Comune di Bisacquino, mentre la chiesa e i locali annessi vengono lasciati alla Curia di Monreale. Il Museo della cultura materiale da collocare nell’ex convento si caratterizza per essere uno spazio di raccolta e di esposizione di documenti etnografici di varia natura (documentazioni fotografiche, testimonianze orali conservate su supporti multimediali, materiali utili alla ricostruzione della storia e delle tradizioni locali), un luogo di convergenza di attività culturali finalizzate alla promozione di convegni, di incontri tematici, di seminari. Un luogo, quindi, di mutuo scambio e di mutuo apprendimento. Uno spazio fisico e culturale che favorisce e incentiva i canali di comunicazione con altri centri o musei analoghi, e che istituisce momenti di discussione con associazioni culturali, con studiosi, studenti, anche nell’ambito di differenti discipline quali l’antropologia, la storia, l’architettura, l’urbanistica, l’archeologia. L’elemento di forza del progetto espositivo è la ricerca di relazione tra lo spazio e il pubblico attraverso anche l’installazione di ambienti ricostruiti e altre più sofisticate e attuali forme espositive.

L’allestimento degli spazi espositivi si articola sui due livelli dell’ex convento. Al piano terra il percorso espositivo inizia con i reperti di storia naturale, attinenti il territorio, e i ritrovamenti archeologici. Prosegue attraverso un percorso conoscitivo delle testimonianze più significative della cultura materiale espressa nelle varie epoche a Bisacquino, e si conclude con la sezione dedicata alla produzione di rari orologi meccanici risalenti al XVIII secolo e alla pratica dell’arte dell’orologiaio. Al piano superiore il percorso museale prosegue nelle varie ambientazioni che consentono di ricostruire le antiche tradizioni di vita e di mestieri della comunità di Bisacquino. Infine, una sezione è destinata all’attività artistica di Frank Capra, che trova spazio in un ambiente di grande dimensione concepito come una sala proiezione.

 L’allestimento museale, nel tentativo di armonizzare gli oggetti da esporre con gli ambienti espositivi, ha tenuto conto di tre fattori:
- la qualità dell’architettura degli ambienti interni del convento;
- l’illuminazione delle sale;
- la forma e i materiali degli espositori che variano di ambiente in ambiente raggiungendo talvolta l’effetto di veri e propri apparati scenici.

I materiali utilizzati sono il legno e le lastre di rame ossidato per le basi e per il rivestimento degli espositori, il cristallo temperato per le teche di diverse forme e dimensioni. Le teche, atte a contenere gli oggetti più minuti e preziosi, sono pensate in lastre di cristallo temperato extrachiaro, in modo da garantire la massima trasparenza, con una struttura assai esile in legno e acciaio. L’illuminazione delle teche e degli espositori è affidata ai piccoli proiettori nascosti all’interno degli stessi, mentre le luci previste per le sale, la cui presenza minimale viene affidata a dei sistemi a sospensione con cavi a bassa tensione e faretti direzionabili, si riflettono nella superficie concava delle volte dei vari ambienti. In tal modo si sottolinea la presenza dell’architettura originaria del convento e la voluta appartenenza degli apparati espositivi al luogo, lasciando le sale in una condizione di penombra che esalta l’illuminazione puntuale degli espositori e delle teche. Al piano superiore l’intervento più significativo è costituito dalla sistemazione degli oggetti e degli attrezzi riferibili ai vari mestieri artigianali (il fabbro, il pastaio, il barbiere, il ciabattino, il falegname) all’interno di diaframmi leggeri, con esile struttura in acciaio e vetro, immaginati come puri volumi trasparenti collocati all’interno dell’ambiente di maggiore dimensione dell’intero complesso conventuale.

Fonte / Autore: www.comune.bisacquino.pa.it


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